In molti si chiedono se gli integratori servano davvero a rafforzare le difese immunitarie nei bambini: ecco la verità definitiva offerta dall’esperto.
I bambini risultano essere, senza dubbio, le persone più soggette ad ammalarsi. Ogni anno, infatti, si finisce per fare i conti con i malanni di stagione che comportano assenza a scuola e preoccupazioni di vario genere. In un simile contesto, è chiaro che in molti si domandano se gli integratori rappresentino realmente una valida soluzione per rinforzare le difese immunitarie nei bambini.
Di seguito, cercheremo di approfondire la questione ricorrendo al parere di Marco Nuara, esperto in Immunologia e Allergologia pediatrica. Si tratta di informazioni che si riveleranno particolarmente utili e che gettano maggiore luce riguardo ad un argomento che, senza dubbio, interessa a molti genitori.
Difese immunitarie nei bambini: cosa dice l’esperto
Come già detto, i bambini tendono ad ammalarsi con grande facilità e questo chiaramente finisce per sconfortare i genitori che vengono assaliti da ansie e preoccupazioni. Senza contare poi che a causa dei tanti malanni, molti bambini sono costretti a stare a casa e perdere molti giorni di scuola. Di conseguenza, in alcuni casi, nella mente dei genitori balena l’idea di ricorrere ad integratori per riuscire a ridurre i rischi che i propri figli possano essere colpiti da svariati malanni di stagione.
A tal proposito, però, è importante fare chiarezza dal momento che, come ha specificato il dottor Nuara stesso, molto spesso sono prescritti dal pediatra su richiesta del genitore. Di conseguenza, non rappresentano una vera necessita, o almeno non sempre. L’idea di ricorrere ad immunostimolanti nasce dal fatto che per alcuni genitori può risultare particolarmente difficile accettare che il proprio figlio debba sottoporsi a cicli di antibiotici durante l’inverno e che trascorra la maggior parte del tempo a casa ammalato.
In ogni caso, ha sottolineato che non ci sono integratori che sono giusti per tutti per questo bisogna affidarsi alla prescrizione del pediatra in base alle fragilità del bambino. Oltre a ciò, ha spiegato che i primi immunostimolanti devono essere considerati:
- Sonno ristoratore,
- Alimentazione sana ed equilibrata,
- Regolare esposizione al sole,
- Aria salubre.
Il ruolo del farmacista
Un’altra buona abitudine che aiuta a contrastare eventuali malanni è lavare mani e naso regolarmente. Soprattutto i bambini che frequentano l’asilo dovrebbero procedere spesso al loro lavaggio al fine di ridurre eventuali germi e batteri. Infine, l’esperto ha voluto sottolineare il ruolo del farmacista. Quest’ultimo, secondo Nuara, dovrebbe consigliare sempre al cliente un confronto col pediatra e dunque evitare di soddisfare la richiesta di acquistare un immunostimolante. Se questo non è mirato e dunque personalizzato sul bambino, infatti, potrebbe rivelarsi sostanzialmente inutile ed inefficace.