Tuo figlio vive un momento difficile a scuola e il suo rendimento è decisamente negativo? Ecco come migliorare la situazione.
Il passaggio dalle elementari alle medie potrebbe rappresentare per tuo figlio un inatteso momento davvero traumatico. Tante nuove materie, gli orari scaglionati, nuovi insegnanti, qualcuno magari vecchio stampo, severo, che mette subito in riga il tuo bambino per la sua vivacità e la sua esuberanza.
Alle Primarie, tuo figlio ha vissuto la scuola in modo emozionale, come un gioco: la maestra lo adorava, i compagni con cui aveva saputo creare momenti di grande complicità, tutto sembrava perfetto. Adesso, invece, la scuola somiglia tanto ad un incubo. E quelle interrogazioni, in piedi, alla cattedra, lo intimoriscono. I compiti in classe scritti di matematica, i temi, decine di libri da studiare. Un mondo nuovo, diverso, nel quale non si ritrova affatto.
Apatico, svogliato, impaurito: cosa succede a tuo figlio a scuola?
Lo vedi apatico, svogliato, sfugge dalla responsabilità, a volte finge malesseri fisici per non andare a scuola. Ecco come puoi aiutarlo, come puoi sostenerlo in quella che è solo una delicata fase della sua crescita, senza colpevolizzarlo, senza peggiorare la situazione, ma nel contempo con quella severità e quel rigore, all’insegna dell’equilibrio più sano, che devono fargli capire che ha dei doveri dai quali non può esimersi. Il segreto, in fondo, da mamma, ci sei passata quando eri una ragazzina, è fargli ritrovare la passione, la curiosità.
Tutti i bambini sono curiosi del mondo e amano imparare. Ma alcuni metodi di insegnamento potrebbero non essere adatti a loro. Alcuni bambini, sempre più numerosi, non seguono questo ritmo inevitabile: amano imparare, certo, ma non in modo costante e continuativo. Altri, paladini dell’informatica o appassionati di documentari televisivi, si annoiano a scuola! Tutti soffrono il fatto di essere costantemente messi sotto pressione.
La avvertono, a casa e a scuola. E la tendenza è quella di scappare dalle responsabilità. A causa dei loro scarsi risultati scolastici, si sentono svalutati, anche nei confronti della loro famiglia. Il ruolo dei genitori è quello di rassicurarli per aiutarli a superare quella che non è altro che una temporanea battuta d’arresto. Ecco alcune linee guida per sostenerli a pieno.
Ecco come aiutarlo ad uscire da questo brutto momento
- I compiti a casa. Insegna loro a stimare realmente quanto tempo effettivamente impiegano per svolgere correttamente i compiti . Scopriranno così con piacere che le loro serate e i fine settimana non sono più interamente dedicati ai compiti scolastici e che in fondo dedicano tanto tempo anche al divertimento. Capiranno che stai concedendo loro spazio e fiducia.
- Metodo di studio. Impossibile prendere bei voti se non conosci gli argomenti! Sta a te aiutare tuo figlio con il corretto metodo di studio, adatto a lui.
- Uditivo (mantiene la concentrazione leggendo ad alta voce).
- Vocale (deve imparare a ripetere l’argomento a voce alta).
Sceglierà il metodo più adatto a lui e riacquisterà fiducia nelle sue capacità intellettuali.
- Autonomia e fiducia. Alcuni bambini, sostenendo che quello che stanno studiando è difficile, chiedono l’assistenza di un genitore, come se quest’ultimo dovesse imparare per loro! È un modo per restare piccoli. Ma, allo stesso modo in cui un bambino si veste da solo, si lava o mangia da solo, deve gradualmente acquisire la sua autonomia nel lavoro scolastico.