Da oggi coltivare un orto in casa sarà possibile grazie a questa tecnologia straordinaria: scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Un gruppo di ricerca della Purdue University di West Lafayette, in Indiana, guidato dalla Michigan State University ed in collaborazione con le Università dell’Arizona e dello Stato dell’Ohio negli USA, ha sviluppato un sistema di illuminazione a LED per la coltivazione indoor particolarmente efficace, tanto da essere stato definito “la soluzione del futuro”.
Il sistema é stato sviluppato da un gruppo di ricerca della Purdue University dell’Indiana, negli Stati Uniti, ed illumina le piante senza emettere calore. In questo modo le preserva e non le danneggia, consumando in modo efficiente ed economico. La caratteristica principale del sistema é la capacità di illuminare le piante senza emettere calore: in questo modo, riesce a garantire la resa delle coltivazioni degli ambienti interni, offrendo l’illuminazione necessaria per la loro maturazione e, al contempo, a ridurre significativamente i consumi. Di conseguenza, anche i costi per l’approvvigionamento dell’energia a carico degli utenti sono inferiori.
Il progetto, denominato OptimIA, é stato sviluppato con l’obiettivo di ridurre i costi dell’energia degli impianti di fattorie verticali che praticano forme di agricoltura indoor a livello industriale, ma potrebbe trovare applicazione anche per le attività di coltivazione interna di tipo domestico.
Il principio di funzionamento del sistema di illuminazione a LED per avere un orto in casa
Uno dei vantaggi principali del sistema di illuminazione a LED é quello di poter garantire un’efficacia fotonica assai elevata. Ciò significa che il processo di conversione dell’energia elettrica in fonte luminosa é più semplice, veloce ed economica da realizzare.
Tuttavia, un corretto posizionamento dei LED risulta essenziale per raggiungere il massimo dell’efficienza e ridurre gli sprechi di luce: “Possiamo migliorare l’efficienza di cattura dei fotoni della chioma delle foglie, come la chiamiamo noi, purché utilizziamo correttamente i LED”, ha dichiarato la ricercatrice dottoranda Fatemeh Sheibani, a capo del progetto.
In questo modo, la Sheibani ed il suo team stanno anche correggendo le abitudini diffuse di molti agricoltori indoor, convinti fino ad ora di poter posizionare i LED ovunque, senza valutare i rischi di spreco di luce su mura e pavimenti a discapito tanto dell’efficienza quanto dei consumi e dei costi. Il progetto é assai promettente, ma ancora prematuro per poter essere proposto sul mercato. Quindi al momento non ci resta che attendere e sperare che venga ufficializzato quanto prima.