Spesso ai genitori più amorevoli capita di essere trattati male dal proprio figlio ormai cresciuti: succede principalmente per 3 motivi.
Man mano che i figli crescono, possono sviluppare valori o convinzioni che sono in conflitto con quelli dei loro genitori, portando a disaccordi e tensioni, in un clima di astio e rivendicazione. Anche i genitori animati dalle migliori intenzioni possono agire in modi che feriscono i loro figli adulti e rendono difficile la comunicazione. Ma se hanno una mentalità aperta possono imparare dai propri errori e diventare più bravi a connettersi con i propri figli adulti. I genitori che rapporti molto tesi con i figli adulti si sentono tristi, ansiosi , frustrati e vuoti dentro. Senza sapere bene il perché.
Ci sono molte ragioni che spiegano atteggiamenti negativi e relazioni tese tra i figli adulti e i loro genitori. Prima di analizzare i tre motivi per cui si innesca il conflitto, vale la pena di ricordare che nessun genitore è perfetto. Forse la cosa più frustrante per molti genitori è che pur comunicando in modo sbagliato, magari facendo commenti invadenti e mostrando capacità di ascolto problematiche, in genere amano i loro figli e desiderano solo il meglio per loro.
Se il rapporto con il proprio figlio cambia in peggio
Secondo Jeffrey Bernstein, esperto di Psychology Today, esistono tre grandi motivi per cui un figlio adulto può trattare male i genitori. Primo, una tensione emotiva irrisolta. Le emozioni tese tra genitori e figli adulti possono verificarsi per molte ragioni, come differenze di valori, conflitti su eventi passati o difficoltà a superare vecchi ruoli e dinamiche. Queste emozioni tese possono portare a stress , ansia e problemi di relazione per entrambe le parti. Vecchi conflitti o traumi che non sono mai stati completamente risolti possono riaffiorar in età più avanzata ed esplodere. Un’altra grande fonte di tensione emotiva irrisolta è un modello di scarsa comunicazione, che può portare a malintesi e discussioni offensive.
Per affrontare questa situazione è importante dare la priorità alla comunicazione positiva, all’empatia e alla comprensione. Sforzarsi di comunicare in modo aperto e onesto, ascoltare attivamente le preoccupazioni dei figli e cercare di comprendere le loro prospettive. I figli anche da adulti, hanno bisogno di genitori calmi, fermi e non invadenti.
Secondo, non riconoscere i cambiamenti nei ruoli e nelle responsabilità. I genitori possono avere difficoltà ad adattarsi al cambiamento dal ruolo di bambino a quello di adulto indipendente. In altre parole, faticano a lasciar andare il loro ruolo genitoriale. Uno dei motivi è la nostalgia. Un altro motivo è la naturale inclinazione a proteggere e prendersi cura dei propri figli, anche quando sono ormai autosufficienti.
Spesso, poi, i genitori hanno determinate aspettative per la vita dei loro figli e possono avere difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti che si discostano da tali aspettative. Inoltre, i genitori potrebbero non avere una sufficiente conoscenza della vita dei loro figli adulti e potrebbero non comprendere appieno il livello di responsabilità e indipendenza che hanno raggiunto. Il rimedio? Comunicare apertamente e onestamente l’uno con l’altro per costruire comprensione e rispetto reciproci. Ricordarsi che il proprio figlio ormai è un adulto anche se non si è d’accordo con alcune delle sue scelte.
Le parole sono pietre
Terzo, esprimere critiche e giudizi sprezzanti. I genitori che lo fanno possono causare danni emotivi. Il figlio si sente poco importante o incapace di soddisfare gli standard dei genitori. Continuare a trattare il figlio adulto in modo sprezzante può farlo sentire impotente e incapace, generando sentimenti di inadeguatezza e mancanza di fiducia, abbandono o rifiuto. Nel caso di genitori che sono stati distanti o negligenti, il figlio può sentirsi ancor meno apprezzato o desiderato. Usare il senso di colpa, la vergogna o altre tattiche manipolative per controllare il comportamento del figlio adulto può essere molto controproducente.
E i genitori che non rispettano i confini e l’indipendenza del figlio adulto corrono il rischio di essere alienati da quest’ultimo, perché probabilmente sente di non poter sfuggire alla loro influenza o al loro controllo. Il genitore dovrebbe mettersi nei panni del figlio adulto e cerca di capire la sua prospettiva, diventando più empatico e meno critico. Invece di sottolineare ciò che il figlio sta facendo di sbagliato, dovrebbe concentrarsi su ciò che sta facendo bene. Il figlio adulto è un individuo indipendente in grado di prendere le proprie decisioni. Ha bisogno del suo spazio per commettere i propri errori e imparare la lezione.
È importante notare che questi comportamenti possono verificarsi in qualsiasi tipo di famiglia e possono anche essere involontari da parte del genitore. Tuttavia, l’impatto può essere significativo. Quindi, occorre essere consapevoli del proprio comportamento e di come potrebbe influire sul benessere emotivo del figlio.