Se i figli si dimostrano disobbedienti e sembra che vogliano comandare loro è meglio intervenire subito prima che peggiorino.
Anche i bimbi più rispettosi qualche volta disobbediscono, ma in alcune famiglie i figli sembrano avere sempre l’ultima parola. Spetta a loro quasi ogni scelta e se non sono d’accordo sul fare qualcosa riescono a evitarlo, anche reagendo in modo violento. Proprio le reazioni dei figli spaventano i genitori al punto che preferiscono accondiscendere che dire un “no” di troppo.
Peccato che ritrovarsi mamma e papà pronti a rispettare gli “ordini” non sia comunque la situazione migliore per i bambini. Se questa rimane nel tempo crescendo i ragazzini diventeranno sempre più esigenti e poco propensi all’empatia e all’ascolto verso tutti quanti.
La “Sindrome dell’Imperatore”
Questa definizione si adotta in pedagogia per indicare un bambino che si comporta appunto come la persona più importante della casa. La sua parola è legge. creando uno squilibrio nelle dinamiche familiari in cui genitori e a volta anche altri parenti assumono il ruolo di servitori. I bimbi di questo tipo rifiutano di fare qualsiasi concessione e appaiono egoisti anche verso i coetanei.
Un altro tratto che tende ad accentuarsi è l’egocentrismo, che nei bambini già è presente all’inizio ma che finisce con il radicarsi a causa della Sindrome dell’Imperatore. Inoltre abituandosi ad avere sempre “tutto e subito” le rare volte in cui questo non avviene i bambini tendono ad avere reazioni esagerate e spropositate. Dai capricci si passerà in breve a sfoghi pesanti.
Come invertire la situazione
Per evitare che i comportamenti dei figli degenerino occorre iniziare a dare il buon esempio. Quindi se è capitato che dopo una giornata stressante ci si sfogasse sul partner o sui figli è bene iniziare ad avere per primi un buon autocontrollo. Mostrare di poter condividere e di saper ascoltare è un buon inizio perché il bambino provi ad imitare questi comportamenti.
Occorre anche mettere alcune regole, semplici e chiare in modo che i bambini se le ricordino. I rimproveri vanno fatti ma senza alzare la voce, dimostrando però che alle parole seguono le azioni. Un genitore che minaccia e poi non fa come ha detto non avrà mai rispetto.