Cambiano le regole relative alle detrazioni per i figli. La premier Meloni aiuta le famiglie, ecco svelate tutte le novità riguardo le nuove misure
I contribuenti del regime forfettario, dal 2023, potranno ricevere l’assegno unico. E’ una possibilità, questa, che fino all’anno scorsa era vietata. Adesso, grazie anche al nuovo Governo, sono cambiate le regole sotto questo punto di vista. Ecco cosa c’è da sapere
Molti lavoratori autonomi hanno scelto di accedere al regime forfettario. Ciò permette, infatti, di aderire a tutte una serie di condizioni favorevoli sotto il punto di vista economico e fiscale. Ovviamente, ci sono delle regole da seguire a partire dal limite del reddito che non deve essere superato. Un altro limite, per tutte le Partita Iva con regime forfettario, è quello di non poter dedurre i costi del reddito imponibile e di fare le detrazioni di imposta, in assenza di altri redditi. Ecco come fare per risparmiare sulle tasse con partita Iva forfettaria se si hanno figli a carico.
Regime forfettario, tutte le novità del Governo Meloni
Arrivano le ultimissime notizie riguardo tutti coloro che hanno una Partita Iva ed aderiscono al sistema del regime forfettario. Questo modello, infatti, è uno dei più convenienti per la maggior parte di lavoratori autonomi che scelgono quasi tutti di accedere al sistema forfettario. Per il 2023 sono previste delle novità, introdotte direttamente dal Governo Meloni.
La prima è quella relativa all’assegno unico che spetta anche ai contribuenti del regime forfettario. Si hanno dei vantaggi, dunque, per chi aderisce a questo sistema ed ha figli a carico. L’anno scorso, per esempio, non era così. Dal 2023 le regole sono cambiate. Questa misura sostituisce il premio nascita, l’assegno di natalità, l’assegno per il nucleo familiare e tutte le detrazioni dei figli a carico sotto l’età dei 21 anni.
Il Governo Meloni, nella Legge di Bilancio 2023, ha introdotto qualche novità riguardo le partite Iva. A chi rientra nella tassazione agevolata non è stata modificata l’aliquota di prelievo applicabile che resta al 15% e al 5% per chi l’ha aperta più recentemente (valida per i primi cinque anni dopo l’apertura). Infine, la soglia dei ricavi e dei compensi per usufruire del regime forfettario è stata innalzata fino a 85 mila euro.
I contribuenti che avviano una nuova attività possono accedere al sistema forfettario. Discorso analogo anche i liberi professionisti che hanno ricavi o compensi inferiori agli 85mila euro. Anche chi ha già un’attività può fare richiesta ed entrare nel ‘mondo’ dei forfettari a patto che non abbia superato i limiti di ricavi o compensi. Chi accede al sistema forfettario è esonerato all’applicazione dell’Iva e non è assoggettato a ritenuta d’acconto da parte dei sostituti d’imposta. Infine, non sono tenuti alle fatture elettroniche così come questi soggetti non hanno obblighi di registrazione di scritture contabili.