Fascino, mistero, secoli e secoli di storia: stiamo parlando di un territorio della nostra Penisola che lascia a occhi aperti.
I vulcani hanno un passato di mistero e di terrore alle spalle: sono nati quando è nato il mondo, sono presenze geologiche primordiali senza tempo. L’Italia è una straordinaria terra vulcanica: nel nostro passato, ogni qual volta si parla di un vulcano, non si può non pensare alle eruzioni che hanno cambiato radicalmente la geografia dell’umanità.
La “calda, bollente e brulla” terra che sorge intorno a questa zona vulcanica, dormiente ma tra le più attive al mondo, ha una conformazione unica, straordinaria. E sarà incredibile scoprire che, a differenza di quanto pensa la maggior parte della popolazione, intorno ai vulcani si ergono terrazze meravigliose, spesso anche rigogliose, panorami suggestivi, oltre che fenomeni geologici-scientifici da vivere, da raccontare.
Campi Flegrei: tra misteri e primordialità, la terra dei 40 vulcani è pronta ad accoglierti a braccia aperte
Parliamo della vasta area dei Campi Flegrei, intorno al perno centrale Pozzuoli. La zona, circondata dai fumi della Solfatara, rappresenta un percorso turistico unico, esattamente a metà tra storia, archeologia e cultura da una parte, e percorsi geologici dall’altra. Migliaia di turisti ogni anno, mettono piede in queste terre, e con sorpresa si accorgono, anche, che le terrazze che sorgono qui intorno, quasi a fare da meraviglioso custode, da “contro altare”, quasi a illudere che sia tutto meraviglioso, fino ad una certa distanza dai vulcani, sono anche capaci di dare vita a prodotti tipici meravigliosi come uve, da cui nascono vini splendidi, e ortaggi da mille e una notte.
Le tracce più antiche di depositi vulcanici nell’area dei Campi Flegrei hanno ben 2 milioni di anni. Questi strati di roccia sono stati scavati mediante trivellazione. La più antica roccia vulcanica esistente è stata estratta 60.000 anni fa. 39.000 anni fa (alcune fonti indicano 36.000 anni), i Campi Flegrei eruttarono nel modo più massiccio, dando origine alla caldera. L’eruzione con un VEI 7 – 8 ha prodotto tra i 100 ei 150 chilometri cubi di tefra trachitica e ha depositato le Ignimbriti Campane. Questo strato di tufo si trova in gran parte nella Campania. Grandi aree di terra sono state distrutte e le temperature medie globali sono diminuite. Secondo una nuova ipotesi, questa eruzione potrebbe essere stata l’inizio della fine dell’uomo di Neanderthal.
Recentemente è stato scoperto in Romania uno strato di tufo spesso 1 m, attribuito all’eruzione dei Campi Flegrei. Lo strato di tufo si trova a circa 1500 km dai Campi Flegrei ed è oggetto di studio da parte degli scienziati del Max Planck Institute. Si presume che l’eruzione sia stata anche peggiore di quanto si pensasse.
Mistero, storia, scienze, turismo naturalistico, paesaggi mozzafiato, enogastronomia da scoprire, ma anche una terra dalla conformazione drammatica, ad altissima densità sismica: o tutto o niente, verrebbe da dire. E non puoi non amare visceralmente una terra così, non puoi non rimanerne folgorato e non avere voglia di visitarla almeno una volta nella vita.
40 vulcani disseminati in tutta la zona: percorrere i Campi Flegrei è come camminare su un bellissimo campo minato. Senza dimenticare le terre vicine che sono culle archeologiche e storiche di epoca romana come Pozzuoli e Bacoli. Senza dimenticare il mare, le insenature, le aree dove Madre Natura conserva ancora il suo dominio e dove l’uomo vive in armonia con essa, come la Riserva Naturale Cratere degli Astroni, da tempo gestita dal WWFC. Cosa desiderare di più se non trascorrere giornate in questi luoghi? La Campania ti aspetta per scoprire uno dei suoi angoli più belli.