Quando si diventa genitore, è normale voler proteggere il proprio figlio da tutti i pericoli del mondo. Ecco però a cosa lo si espone.
Non è mai facile, da genitore, trovare l’equilibrio tra la necessità di proteggere il piccolo di casa e la volontà di lasciarlo scoprire il mondo con i suoi occhi e i suoi passi. La paura che incontri qualche evento spiacevole, che il nostro intervento avrebbe potuto evitargli, è tanta ma al tempo stesso è forte anche la consapevolezza dell’importanza di quegli errori. Se però si diventa iperprotettivi, si possono creare dei danni: ecco quali.
Per quanto nessuno possa mai arrogarsi il diritto di giudicare il modo altrui di essere genitori, fortunatamente la psicologia infantile e le scienze sociali studiano costantemente l‘impatto che un determinato approccio educativo può avere sul bambino. Ecco cosa succede se si è genitori iperprotettivi.
A studiare le conseguenze di un’educazione iperprotettiva è Morrison, il quale sostiene che i genitori che cercano di facilitare la vita dei figli creano in loro l’idea che questo comportamento ultra protettivo rappresenti la normalità: di conseguenza, si aspettano che durerà per tutta la vita. I figli di questi genitori sviluppano una forte dipendenza da chi li ha messi al mondo, esplorano molto poco e sperimentano ancora meno: questo li porta ad avere poche capacità di problem solving.
I bambini cresciuti secondo questo modello educativo, proprio perché non hanno avuto il modo di testare le proprie capacità di sviluppo nel mondo, hanno poca autostima di sé stessi e spesso si sentono buoni a nulla: gli unici bravi e capaci a risolvere i problemi, a loro dire, sono i loro genitori. In media, i genitori iperprotettivi si riconoscono per un grande intervento nella vita del figlio e in ogni suo aspetto. Gli fanno tantissime domande, per conoscere tutto ciò che lo riguarda; sono molto invadenti nella scuola e in tutte le attività che svolge e spesso lo aiutano a fare i compiti, o addirittura li svolgono al posto suo così da non farlo sbagliare.
Secondo gli esperti, per quanto sia naturale la volontà di proteggere i propri figli, i genitori dovrebbero cercare di gestire la propria tendenza all’iperprotettività attraverso anche della psicoterapia mirata. Diventare più rilassati in questo aspetto, non solo fa vivere meglio il figlio che si sente quindi libero di esplorare il mondo e di sbagliare, ma rende più sereni anche i genitori e la relazione sarà più proficua.
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