Se mandate i vostri figli in mensa non potete non conoscere i rischi che stanno correndo. Ecco di cosa si tratta: è sconcertante
La mensa è per molte famiglie italiane un servizio indispensabile. Oggi come oggi, sono moltissimi i bambini e i ragazzi che fanno il tempo pieno tra i banchi di scuola e che, di conseguenza, dovrebbero andare a casa per pranzo. I genitori però sono al lavoro e i nonni, molto spesso, o lavorano o sono impegnati: la mensa, quindi, offre ai bambini e ai ragazzi un pranzo sano, tutti i giorni. Nelle ultime ore, però, alcune scoperte stanno facendo allarmare i genitori.
Sebbene non tutti gli scolari amino le mense, che offrono pasti completi ma dai gusti tradizionali, senza troppi manicaretti, in realtà sono moltissimi i bambini e i ragazzi che le frequentano ogni giorno. Monitorate dalle ASL per la qualità del cibo offerto e per garantire ai più piccoli un’alimentazione sana e completa, nelle ultime ore alcune mense d’Italia son finite sotto la lente d’ingrandimento per qualche scandalo.
Scandalo a mensa: ecco cosa hanno trovato
Non sono buone le notizie che arrivano dai Nas, inviati in diverse mense della penisola ad effettuare controlli in merito alla qualità del cibo offerto e alla salubrità degli ambienti in cui viene preparato. Nell provincia di Bari, per esempio, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali; in un laboratorio di produzione dei pasti di un asilo di Catania, invece, i Nas hanno sequestrato 17 kg di preparato alimentare privo di indicazione di provenienza.
Gravi scandali anche al nord. In un istituto paritario di Bergamo è stata trovata della pasta fresca scaduta e delle farine con termine di conservazione superato da un anno; sempre nella provincia lombarda, in diversi istituti i Nas hanno riscontrato carenze igieniche, l’uso di cibi scaduti e la presenza sui tavoli dei bambini di prodotti mal congelati. A Treviso, le autorità hanno sequestrato oltre 40 kg tra ortofrutta, latte e carne: alcuni erano scaduti, altri conservati in confezioni anonime, prive di etichetta.
A Pavia, invece, nei laboratori dove si prepara il cibo per i ragazzi sono state riscontrate infiltrazioni d’acqua e presenza di muffe. Ritornando al Sud, impossibile non segnalare il caso di Catania, città nella quale in un istituto sono stati sequestrati dei pasti termosaldati poiché al loro interno sono stati rinvenuti dei capelli e altri corpi estranei. A Sassari, infine, una legale rappresentante di una cooperativa è stata deferita poiché ha somministrato agli alunni degli alimenti di una qualità inferiore a quella annunciata dal contratto d’appalto, tra cui uova generiche e non biologiche e merluzzo e carne precotti, non freschi.