L’ex è sempre tenuto a pagare l’assegno di mantenimento. Difatti qualora non dovesse farlo potrebbe andare incontro a pesanti conseguenze.
La società nel corso degli anni è cambiata. Fortunatamente il progresso ha migliorato le condizioni di vita delle persone, anche dal punto di vista sociologico si è assistito ad una radicale trasformazione. La donna, nel corso degli anni, ha combattuto per i propri ideali e soprattutto per vedersi riconosciuti maggiori diritti.
La figura femminile è stata troppo a lungo oggetto di discriminazioni ed imposizioni da parte degli uomini. Diciamo che per secoli è come se la donna non fosse esistita se non in virtù dell’uomo. Ha sempre dovuto sottostare ai voleri ed ai bisogni altrui, dettati spesso dal padre e dal marito. Queste due figure si avvicendavano nel corso della vita di una persona di sesso femminile. Alcuni matrimoni erano una gabbia nella quale ci si veniva buttati proprio dal padre. Oggi da un qualsiasi matrimonio si può uscire, anche se dolorosamente.
Il divorzio è un diritto dell’uomo quanto della donna, qualora l’amore sia finito. Tuttavia non bastano il progresso e l’evoluzione della società per rendere le cose più facili. La fine di un matrimonio lascia delle ferite ed ha sempre delle ripercussioni anche sui figli. Da ricordare che ci sono anche degli aspetti legali da tenere presente. La giurisdizione italiana appare quasi sempre più dalla parte delle donne, o quanto meno dalla parte del coniuge più debole. Difatti il coniuge con maggiori fonti di guadagno è tenuto a versare un assegno di mantenimento all’altro, in modo da garantirgli un tenore di vita adeguato.
Cosa succede se non viene pagato l’assegno di mantenimento
Dunque accade sempre più spesso che un ex coniuge non versi l’assegno di mantenimento concordato, venendo meno ai suoi obblighi. In questo caso si parla della violazione del diritto di assistenza. A tal proposito bisogna capire se l’ex non abbia pagato l’assegno per motivi specifici, come ad esempio il subentrare di problemi economici o comunque altre incombenze. Se così fosse ci sarebbero delle condizioni per il quale potrebbe essere giustificato. Occorre, difatti, comprendere se il mancato versamento sia dettato da una reale causa impediente o se non ci sia più il desiderio di provvedere ai bisogni dell’ex famiglia.
In questo caso il beneficiario potrebbe intraprendere un’azione civile che permette attraverso una diffida di avere il rimborso del versamento. Il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento rappresenta anche un reato penale e può essere punito sino a un anno di reclusione ed una multa di più di 1000 euro. Per arrivare ad una condanna penale occorre comunque dimostrare il dolo, ovvero la mancata volontà di pagare. La condanna, tuttavia, non scatta se viene verificato che l’ex coniuge non è più in condizioni di versare l’assegno.