Rimanere incinta è il sogno di molte donne, ma non tutte sono fortunate da riuscire al primo tentativo: i motivi possono essere vari.
Progettare una gravidanza rappresenta spesso il coronamento del rapporto per una coppia solida, che finisce per cercare di capire quali siano i momenti in cui la donna è più fertile, oltre che per sottoporsi agli esami di routine che possono essere importanti già in fase preliminare.
Il primo passo da compiere è certamente quello di interrompere la contraccezione per chi prende la pillola (ma vale ovviamente anche per chi usa il preservativo), oltre a fare un test di ovulazione, che può essere utile per capire quali siano i giorni del mese in cui le possibilità di riuscita sono maggiori. Allo stesso tempo, può essere importante prendere un integratore a base di acido folico, che aiuta a evitare le malformazioni neuronali del neonato, come la spina bifida.
Altrettanto utile può essere una maggiore cura dell’alimentazione, che dovrebbe comprendere frutta e verdura, carboidrati (pasta, riso, cereali), latte e prodotti caseari (contengono molto calcio, che rafforza le ossa) e grassi (può arrivare da salmone, aringa, sgombro e olio d’oliva). Nonostante tutte queste accortezze, c’è chi comunque può faticare a restare incinta.
Non ci si deve abbattere se non si riesce a restare incinta
Il primo consiglio da seguire se non si riesce a restare incinta è quello di non abbattersi. Anche se può sembrare banale, lo stress e la frustrazione possono infatti rendere più difficile raggiungere l’obiettivo. L’età è un altro fatto che può incidere, anche se si tende a rimandare sempre di più il momento in cui avere il primo figlio, anche per avere un’indipendenza sul piano economico. A 20 anni, ad esempio, la possibilità di avere una gravidanza è pari al 35-40% con un’attività sessuale regolare, mentre a 30 anni scende al 25-30%, addirittura si scende al 5% quando si superano i 40 anni.
Non si deve inoltre sottovalutare il ruolo svolto dagli squilibri ormonali, proprio per questo quando si vuole avere un bambino si dovrebbe parlare con il proprio medico e farsi prescrivere un esame del sangue in modo tale da verificare tutti i valori. Se necessario, sarà prescritto un farmaco specifico per risolvere il problema. C’è però una motivazione a cui in pochissimi pensano, ma che può rivelarsi determinante quando non si riesce a restare incinta. È bene saperlo se si sta avendo questo problema, in modo tale da parlarne con il proprio ginecologo di fiducia e trovare insieme una soluzione.
Tra le possibili motivazioni potrebbe esserci l’asma allergica, che risulta essere più forte soprattutto in concomitanza della primavera, quando fioriscono molte piante. Chi ne soffre potrebbe avere più difficoltà a concepire, come emerso da uno studio sul legame tra allergie respiratorie e irregolarità del ciclo mestruale. Alla ricerca hanno preso parte più di 8.500 donne che vivono nel Nord Europa: la maggior parte di quelle che avevano un ciclo mestruale irregolare ha anche asma allergica. Di queste, il 27% è riuscita ad avere una gravidanza dopo un anno di tentativi, a differenza del 21,6% che non ha problemi di asma.
C’è un ulteriore dato che sembra confermare questa teoria: molte delle persone che decidono di intraprendere un percorso di fecondazione assistita per poter restare incinta è asmatica. In generale, se il problema dovesse persistere per 12-18 mesi sarebbe bene rivolgersi a un medico per capire come sia meglio agire.