Finalmente la scienza ha dato una risposta, esiste infatti un numero di ore effettivo da dedicare al sonno. Si tratta di un lasso di tempo determinato che se mantenuto con costanza migliora l’assetto psicofisico.
Dormire bene è imprescindibile per vivere bene e a lungo. Studi recenti hanno infatti dimostrato che coloro che soffrono di insonnia hanno maggiori possibilità di sviluppare patologie cardiache e mentali, al contrario delle persone che si addormentano con facilità e che beneficiano degli effetti positivi di un buon sonno ristoratore.
In tantissimi purtroppo hanno difficoltà nell’addormentarsi, alcuni restano svegli per tutta la notte, altri invece riescono a dormire per un’ora al massimo due, per poi essere colti dai cosiddetti risvegli notturni. Si tratta di una condizione spiacevolissima che a lungo andare, influisce in modo nefasto sullo svolgimento delle ordinarie attività quotidiane. Ecco perché è importante correre ai ripari, rivolgersi ad un medico che sappia consigliare la terapia giusta per combattere l’insonnia e ricominciare a vivere serenamente. Ma qual è il numero di ore minimo che si devono dedicare al sonno? La risposta arriva dalla scienza.
Lo dice la scienza: ecco il numero perfetto di ore per dormire e per avere un corpo sano
Un team di esperti dell’Università di Cambridge e dell’Università Fudan di Shanghai, ha condotto uno studio analizzando le abitudini del sonno di 500 persone di età compresa tra 38 e 73 anni che sono state sottoposte a diversi test cognitivi. Gli esiti della ricerca hanno portato gli esperti a confermare che coloro che dormono troppo o al contrario troppo poco, potrebbero incorrere in problemi cerebrali, e soffrire di: “prestazioni cognitive peggiori”.
I ricercatori hanno individuato il numero di ore perfetto da dedicare al sonno. Sono 7, è questa la quantità di tempo per trarre i benefici. Ma come fare per favorire un buon sonno ristoratore? Per prima cosa è necessario rivedere le proprie abitudini alimentari. Specie la sera è necessario prediligere cibi ricchi di triptofano che stimolano la produzione di melatonina, come uova, carni bianche si pensi al pollo o al tacchino, al pane ed alla pasta ad esempio.
La seconda strategia da mettere in atto è quella di smettere di utilizzare dispositivi elettronici prima di andare a dormire. Infatti l’uso di telefoni o computer può contrastare il rilassamento necessario per abbandonarsi nelle braccia di Morfeo. Terza cosa da fare se si vuole godere di un buon sonno ristoratore è della sana e semplice attività fisica. Lo sport riduce lo stress e migliora l’umore, favorendo il sonno.