Nonostante l’inverno sia ormai alle spalle, lo streptococco è ancora molto diffuso e sta infettando tantissimi bambini. Occhio ai sintomi
I malanni stagionali sono qualcosa con cui ogni genitore deve fare i conti, prima o poi. Se, fino a quando stanno a casa, i bambini si ammalano poco, dal momento in cui varcano la soglia dell’asilo le influenze si seguono l’una con l’altra e ci sono periodi in cui i piccoli stanno più a casa, che a scuola. Nonostante sia iniziata la primavera, i pediatri segnalano un boom di infezioni da streptococco: ecco i sintomi che devono far scattare l’allarme.
Per quanto non sia facile comprendere cosa hanno da piccoli, soprattutto quando da neonati piangono disperatamente e non sanno ancora comunicare i propri sintomi, ci sono alcuni segnali che possono far intendere un problema o un altro. Se volete scoprire come verificare che ciò che li fa star male sia proprio lo streptococco, ecco a cosa dovete prestare attenzione.
Streptococco nei bambini: i segnali principali per riconoscerlo
I batteri dello streptotocco possono colpire adulti e bambini di tutte le età anche se, solitamente, attaccano persone tra i 5 e i 15 anni. A favorire la sua diffusione sono colpi di tosse, starnuti, la condivisione di utensili da cucina e altri contatti fisici, molto diffusi soprattutto nelle scuole.
Si tratta di un’infezione batterica altamente contagiosa, che causa sintomi che generalmente si sviluppano entro 5 giorni dall’esposizione ai batteri. Il primo sintomo che deve far allarmare è quello delle febbre alta e improvvisa, superiore ai 38°. Successivamente, è presente un mal di gola forte e nella zona possono esserci delle macchie bianche. Mal di testa, brividi, poco appetito e sintomi influenzali accompagnano poi il tutto.
In alcuni casi, più rari, l’infezione da streptococco può causare anche sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e mal di stomaco: in particolar modo, nei bambini è più frequente la comparsa di questo tipo di sintomi. Correlata allo streptococco è poi la scarlattina, un’eruzione cutanea causata dallo stesso battere che può comparire in concomitanza con l’infezione: la pelle diventa rossa in precise zone del corpo.
Per curarlo è necessario un intervento antibiotico, per cui è fondamentale portare il bambino dal pediatra così che lo visiti e gli somministri i farmaci corretti. L’automedicazione è in ogni caso sconsigliata poiché, in assenza di una diagnosi precisa, si può andare a peggiorare la situazione o a ritardare inutilmente l’intervento farmacologico corretto.