Uno dei rimedi della nonna più famosi per il raffreddore è l’uso del miele, ma la domanda è sempre la stessa: funziona davvero?
Quando la gola pizzica o si è congestionati ci si sente spesso consigliare di ricorrere a un po’ di miele o alla propoli, meno dolce ma altrettanto nota. In inverno in particolare molti ne fanno largo uso sperando di tenere lontano il raffreddore…e in effetti hanno ragione. Oltre a essere molto nutriente infatti il miele possiede proprietà antibatteriche e antiossidanti.
Oltre a contenere zuccheri semplici (fruttosio e glucosio) questo alimento è ricco anche di vitamine (A e C) e composti quali carotenoidi e flavonoidi. Con questa composizione è più che adatto a contrastare l’azione infiammatoria dei batteri che aggrediscono le prime vie respiratorie, ossia naso e gola. A sperimentare questa azione ci hanno pensato i ricercatori dell’Università della Pennsylvania.
Il miele presenta anche un pH acido che crea una condizione poco adatta alla proliferazione dei microorganismi. Inoltre a seconda della pianta da cui si ricava può presentare anche altre proprietà benefiche. Il miele di castagno per esempio aiuta a depurare il fegato mentre quello di eucalipto aiuta a sciogliere il catarro e liberare la gola.
Qual è il sistema corretto per usare il miele contro tosse e raffreddore?
Secondo gli studi il modo migliore per sfruttare il miele e è di scioglierlo in acqua con un po’ di succo di limone. Soprattutto se si continua a tossire agisce come sedativo per dare sollievo alla gola. Per la gola infiammata invece meglio mescolarlo direttamente in parti uguali con il limone fresco. Si può anche confezionare uno sciroppo lasciando sciogliere a fuoco basso il miele con le fette di un limone intero bollito per qualche minuto in precedenza. Grazie all’alto contenuto di zuccheri si può conservare fino a due mesi se mantenuto alle temperature del frigo di casa.
Addizionando al miele altre sostanze come i chiodi di garofano si possono anche potenziare le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie. Basta lasciarli all’interno di un barattolo contenente miele liquido per circa un quarto d’ora e poi rimuoverli. La scienza però ha notato che questa sostanza prodotta dalle api può anche aiutare chi soffre di patologie a carico dell’apparato digerente. L’azione antibatterica infatti può intervenire su varie forme di gastroenterite, come dimostrano anche studi in vitro.