ChatGPT potrebbe giudicarvi in tribunale: in questa città italiana è già in uso

L’intelligenza artificiale più famosa del momento è entrata in tribunale. Ecco dove si può trovare ChatGPT: è come un avvocato

Intelligenza artificiale creata da OpenAI, società con base a San Francisco, ChatGPT è un chatbot, cioè una chat che è in grado di rispondere a pressoché ogni domanda che gli viene posta. Gratuito ed immediato, questo servizio ha letto praticamente ogni informazione presente sul web e, sulla base di questa immensa mole di dati, formula le risposte. In Italia, per la prima volta è stata usata in Tribunale: ecco come.

ChatGPT giudice in tribunale: ecco dove c'è già
In questa città, ChatGPT giudica in tribunale: ecco qual è (universomamma.it)

Fin dalla sua comparsa, ChatGPT ha fatto capire in modo chiaro e netto le sue enormi potenzialità. Non solo può rispondere a domande e curiosità, ma è in grado anche di raccogliere moli di dati per una ricerca ed elaborarli in un testo scritto, chiaro e coerente. Inoltre, sa fare temi, riassunti e rielaborazioni: se usato in modo corretto, può essere uno strumento incredibile. A Firenze, negli ultimi giorni, per la prima volta ChatGPT è entrata in tribunale a fianco di un avvocato: ecco perché.

 ChatGPT è un avvocato: succede a Firenze

Il primo ad aver avuto questa idea è stato Alessandro Traversi, avvocato penalista di Firenze che, nel suo studio, ha deciso di mettere alla prova questa intelligenza artificiale generativa. La prima domanda che gli ha posto è stata: “Come possiamo distinguere la risposta di una macchina da quella di una persona?“.  ChatGPT ha detto: “Se arriva una risposta immediata e priva di errori vuol dire che risponde un automa, perché gli umani sono più lenti e spesso sbagliano“.

ChatGPT giudice in tribunale: ecco dove c'è già
In questa città, ChatGPT giudica in tribunale: ecco qual è (universomamma.it)

Incuriosito, il team di avvocati ha sottoposto all’intelligenza artificiale una truffa contrattuale e le hanno chiesto di costruire la difesa di questo processo. ChatGPT ha subito allegato una spiegazione del reato di truffa ed ha suggerito le modalità difensive, lasciando sbigottiti gli avvocati. “Oggi non potremmo basarci solo su quello che il computer ci dice, ma le basi sono corrette e suppongo che tra non molto, tra pochissimo in realtà visto la sua capacità di migliorare, l’IA sarà davvero in grado di fornire argomentazioni solide” ha spiegato l’avvocato a Fanpage.it.

In America, ChatGPT ha già superato un esame di giurisprudenza ed è già stato portato in tribunale come avvocato. In Italia, quindi, potrebbe mancare davvero poco all’evento: secondo Alessandro Traversi, l’intelligenza artificiale è in alcuni casi anche meglio delle persone, poiché immune dai bias cognitivi e privo di pregiudizi e condizionamenti.

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