Contraccettivi ormonali, il legame con il cancro al seno è certo: il risultato preoccupante della ricerca

Contraccettivi ormonali: si parla di nuovo di forti legami con il cancro al seno. Uno studio ci offre scenari davvero preoccupanti.

Riesplode in modo preoccupante l’allarme rischio di cancro al seno legato all’uso dei contraccettivi ormonali. Uno studio dettagliato ci mette nuovamente di fronte a scenari che meritano di essere approfonditi e non sottovalutati.

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Pillola contraccettiva: un nuovo studio ci pone di fronte a scenari allarmanti universomamma.it

La pillola contraccettiva, in tutto il mondo sanitario, rappresenta una forma comune di controllo delle nascite. Viene assunta per via orale per prevenire la gravidanza. Gli ormoni nel corpo controllano il ciclo mestruale (periodi): la pillola previene la gravidanza modificando i livelli di questi ormoni. Esistono due tipi principali di pillola contraccettiva, di cui puoi leggere ulteriori informazioni dettagliate sul web:

  • La pillola combinata. Questa pillola contiene 2 ormoni; estrogeni e progestinici.
  • La minipillola, chiamata anche pillola a base di solo progestinico o POP. Questa pillola contiene, appunto, solo progestinico.

Sono disponibili, oggi, come noto, anche altri tipi di contraccettivi ormonali. Ci sono poche prove, però, in merito al rischio di cancro legato a questa tipologia di farmaci. Cerchiamo di capire cosa dicono oggi gli esperti, nei dettagli, in merito al rischio di cancro legato all’assunzione della pillola. Incredibile ma vero, sembra sempre più attuale lo studio che conferma che la pillola contraccettiva aumenta, appunto, il rischio di cancro al seno, mentre nel contempo diminuisce, come noto, quello ovarico.

Contraccettivi ormonali e rischio di cancro al seno: un nuovo studio apre scenari allarmanti

L’assunzione della pillola combinata, la prima tipologia che abbiamo preso in considerazione, aumenterebbe e non poco , in base a studi accertati da anni, il rischio di cancro al seno rispetto alle persone che non la prendono. Dieci anni dopo l’interruzione della pillola, però, il rischio di una persona non aumenta più, come se la pillola non fosse mai stata usata. Il rischio di cancro al seno sarebbe quindi ravvicinato al periodo dell’assunzione e colpirebbe di conseguenza donne molto giovani.

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Pillola contraccettiva e cancro al seno: tutta la verità che devi conoscere – universomamma.it

Il 7 dicembre 2017 è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine uno studio dettagliato che analizza il rischio di carcinoma mammario invasivo nelle donne che facevano uso di contraccettivi ormonali. Gli autori hanno scoperto che rispetto alle donne che non hanno mai usato la contraccezione ormonale, il rischio relativo complessivo di carcinoma mammario invasivo tra le donne che utilizzavano attualmente o recentemente qualsiasi contraccezione ormonale era di 1,20. Il rischio è naturalmente aumentato con la durata dell’uso.

Questa analisi è stata rivista e rielaborata e i nuovi contenuti dello studio sono a dir poco allarmanti. Le donne che assumono contraccettivi ormonali hanno dal 20 al 30% di probabilità in più di contrarre il cancro al seno.

È noto da tempo che la contraccezione “combinata” – che utilizza gli ormoni estrogeni e progesterone – è legata ad un aumento del rischio di cancro al seno. I ricercatori però hanno scoperto che la seconda tipologia di pillola contraccettiva, ovvero quella progestinica, potrebbe essere ancora più deleteria di quella combinata in termini di rischio cancro.

Si ritiene infatti che l’uso attuale o recente di contraccettivi a base di solo progestinico aumenterebbe la possibilità per una donna di sviluppare il cancro al seno entro i successivi 15 anni dal 20 al 30%, a seconda dell’età della donna in quel momento. Questo è alla pari con quanto già noto sui rischi associati alla contraccezione combinata.

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