I nostri bambini hanno ingerito una sostanza tossica? Non andare nel panico, ma agisci con prontezza e soprattutto evita questi errori.
Facciamo di tutto, noi mamme premurose, per evitare che accada l’irreparabile: abbiamo spesso il terrore, non solo che si facciano male, che possano cadere, che possano ammalarsi. Ma ciò che temiamo di più, e in fondo facciamo bene, sono di certo “i pericoli domestici” per i nostri bambini.
Oggetti affilati e appuntiti, piccoli giocattoli che possono ingerire o infilarsi nelle narici, finanche un pavimento appena lucidato dove stanno correndo e potrebbe farli scivolare battendo la testa. Fino a che cadono, si sbucciano le ginocchia, o fino a quando ci avvertono dalla scuola che in palestra si sono rotti un braccio, la paura è tanta ma rimaniamo nella routine degli eventi che sono capitati anche a noi.
Tuttavia, quando sono piccoli, quando girano per casa mossi dalla curiosità di scoprire il mondo, il pericolo maggiore, lo sai bene, sono, oltre al fuoco dei fornelli e al calore delle pentole e del forno da cui li tieni debitamente a distanza, anche e soprattutto gli “intrugli” contenuti nelle bottiglie colorate che guardano con quegli occhi sgranati. Parliamo del rischio concreto che nostro figlio, inconsapevolmente, possa ingerire una sostanza tossica e possa quindi avvelenarsi. La maggior parte degli avvelenamenti si verifica quando i genitori sono a casa ma non prestano abbastanza attenzione.
I potenziali veleni più pericolosi sono medicinali, prodotti per la pulizia, nicotina liquida, antigelo, liquido per tergicristalli, pesticidi, lucido per mobili, benzina, cherosene e olio per lampade.
Tuo figlio ha ingerito una sostanza tossica? Ci sono errori da evitare per non peggiorare le cose
Sii particolarmente vigile, da mamma, quando c’è un cambiamento nella routine domestica. Le vacanze, le visite da e verso le case dei nonni e altri eventi speciali possono comportare un rischio maggiore di avvelenamento se le consuete misure di sicurezza vengono sconfitte o non vengono messe in atto, oppure allentate.
Gli esperti, in questo caso i nostri medici, ci offrono dei consigli utilissimi su come agire prontamente, senza farci prendere dal panico, quando il nostro bambino, inconsapevolmente, ha ingerito una sostanza velenosa che potrebbe addirittura mettere a rischio la sua vita. Ecco i punti chiave di un comportamento corretto che, da una parte, può ridurre i rischi, dall’altra ci consente di evitare ulteriori gravi errori a fatti avvenuti.
- Evitare di scambiare i contenitori delle bottiglie e lasciarli a portata di mano del tuo “piccolo diavoletto”: beve già da solo, a 5 anni? Non sarà certo il caso di mettere la candeggina nella bottiglietta dell’acqua minerale e lasciarla sul ripiano della cucina, anche pochi secondi possono essere fatali. Inoltre detersivi, alcol, liquidi infiammabili, igienizzanti vari e spray per gli insetti, nonché le medicine di ogni tipo, vanno riposte al chiuso con bambini in casa.
- Se tuo figlio ha ingerito chissà quali pillole, scambiandole per caramelle alla frutta, non ti resta che contattare subito il centro antiveleni oppure il 118, non perdere tempo.
- In attesa che arrivino i sanitari o che tu e tuo marito portiate il piccolo al pronto soccorso, non è affatto consigliabile che tu lo induca a vomitare con sostanze come coca cola o limone, che possono interagire in negativo con quello che ha già ingerito.
Ecco i consigli del medico sugli interventi da evitare in caso di avvelenamento di un bambino, fonte tik tok @doclaudio.
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Non dimenticare che il tuo maggior nemico, quando lui è piccolo, è la sua curiosità. Non perderlo mai di vista, ma sii consapevole che i rischi ci sono sempre. Conoscere come intervenire è perciò fondamentale.