Il desiderio di avere figli è forte, ma spesso non tutti ci riescono in modo naturale: ecco i consigli dei medici e le strade da percorrere.
Se hai scoperto di non poter avere figli, o hai cercato di rimanere incinta per diversi mesi o anni, senza successo, allora capiamo quanto possa essere deludente e devastante la situazione che stai vivendo, emotivamente parlando. Ed è importante sapere che non è certo colpa tua quello che ti sta accadendo, e che, di certo, non sei di fronte a qualcosa di cui vergognarti.
Per le coppie che non possono avere figli, il lato positivo è che sono disponibili, se parliamo del contesto sanitario italiano e di quello europeo, tante possibilità concrete, tante strade alternative: e allora non devi mollare, non devi smettere di crederci, anche se questo ti costerà tanto, in termini di sacrifici economici (non te lo nascondiamo) e anche terapie farmacologiche, comprensive di esami. Il primo passo del tuo nuovo viaggio è quello di affidarti nelle mani di un medico specialista nella cura dei problemi della fertilità.
Forse sei già stata da un ginecologo, ma ora è il momento di andare oltre e di lasciarti curare da qualcuno che da anni si occupa di sostenere e aiutare le donne che hanno difficoltà ad avere bambini. È importante avere sempre informazioni attendibili portata di mano. Comprese le date delle ultime sei mestruazioni, eventuali farmaci che tu e il tuo partner assumete, eventuali fattori di rischio di infertilità che potreste avere e qualsiasi sintomo insolito che potreste riscontrare (come rapporti sessuali dolorosi, sanguinamento irregolare, ecc.).
Infertilità: ecco tutte le strade alternative e possibili che puoi intraprendere per avere figli
La tecnologia di riproduzione assistita (ART) è il passo principale da compiere se i farmaci per la fertilità non funzionano per te. Esistono diverse procedure che il tuo endocrinologo riproduttivo potrebbe suggerirti. Molto probabilmente ti sottoporrai a nuovi test di fertilità di base come analisi del sangue per le donne e analisi dello sperma per gli uomini. Altri test includono ultrasuoni, un HSG, esame pelvico e laparoscopia diagnostica. È del tutto normale sentirsi ansiosi durante questo periodo, quindi assicurati di porre quante più domande possibili e ottenere il supporto di cui hai bisogno. Soprattutto mettiti nelle mani di persone davvero esperte e competenti.
I più comuni trattamenti includono le seguenti tecniche.
- Fecondazione in vitro (IVF): quando lo sperma e un ovulo vengono raccolti da ciascun partner (o da un donatore) e vengono combinati in un laboratorio. Se la combinazione ha successo, gli embrioni vengono impiantati nell’utero della donna.
- Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI): questa è l’opzione utilizzata quando l’uomo sta vivendo problemi di infertilità. Un singolo spermatozoo viene inserito in un uovo raccolto.
- Schiusa assistita: procedura che facilita la “schiusa” degli embrioni prima di essere impiantati nell’utero della donna.
- Inseminazione intrauterina (IUI): inserimento dello sperma con liquido seminale prelevato direttamente nella cavità uterina.
Come con qualsiasi procedura chirurgica, è fondamentale prendere la decisione migliore per te e il tuo partner, quindi prenditi il tempo per ricercare tutte le opzioni e discuterne con il tuo medico. La donazione di ovuli è il miglior trattamento per le donne con infertilità legata all’età. È anche una buona opzione per le coppie dello stesso sesso, se in passato hai avuto cure mediche che hanno portato alla sterilità o se hai problemi con le tue uova.
La procedura prevede che un medico rimuova uno o più ovuli sani da un donatore o li recuperi da una banca degli ovuli. Gli ovuli vengono fecondati in laboratorio e gli embrioni vengono trasferiti nell’utero della donna. La donazione in ovuli, come ben sai, non è legale in Italia, ma lo è in paesi come la Spagna.
Tuttavia in Italia, la fecondazione eterologa è un trattamento di PMA possibile dal 2014, ossia a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che, di fatto, ha abrogato il divieto, previsto dalla Legge 40/2004, di rivolgersi a un donatore esterno alla coppia per ottenere una gravidanza. Ciò significa che l’ovodonazione è attiva anche in Italia, seppure con alcune restrizioni: può infatti accedere alla donazione di ovociti soltanto la donna la cui infertilità è causata da una serie di fattori specifici.