I postbiotici sono prodotti di derivazione batterica poco conosciuti, ma possono essere un vero toccasana per moltissimi problemi di salute
Se i probiotici sono molto conosciuti e i loro benefici sono noti sia per l’adulto che per il bambino, soprattutto nel trattamento di situazioni di malessere generale, sui postbiotici c’è ancora molta confusione da parte della popolazione generale. Gli studi più recenti, però, ne confermano delle innegabili qualità per alcuni problemi di salute e li fanno apparire come dei veri e propri toccasana: ecco di cosa si tratta e quando sono utili.
Si tratta di prodotti che derivano dai batteri che vengono rilasciati durante la fermentazione di matrici alimentari e, da qualche anno, sono oggetti di molti studi che ne vogliono analizzare il loro potere antinfiammatorio. A parlarne è la docente di Patologia Generale all’Humanitas University Maria Rescigno, nonché la stessa dottoressa che ha firmato alcune delle pubblicazioni scientifiche sui postbiotici: ecco cosa sostiene.
Postbiotici: cosa sono, da cosa derivano e a cosa servono
Secondo la Dottoressa Rescigno e i suoi studi, i postbiotici sono in grado di interagire con il sistema immunitario del corpo e riescono a mutarne la risposta, attivandola se c’è bisogno o riducendola quando è eccessiva. Inoltre, riescono a modificare la flora dei batteri intestinali: di fatto sono l’ultimo traguardo della scienza in merito allo studio del microbiota intestinale e delle sue patologie. Il loro campo di applicazione è però immensamente vasto e ciò che la scienza sta scoprendo nel merito lascia senza parole.
Una sindrome sulla quale i postbiotici sembrano essere particolarmente efficaci, secondo questi primi studi, è la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), infiammazione cronica difficile da curare per chi ne soffre e particolarmente dolorosa. I postbiotici, quindi, si ottengono dalla fermentazione di alcune matrici alimentari: una delle più usate è il latte che, quando viene fermentato, sembra essere in grado di inibire batteri e virus patogeni, responsabili di molte infezioni e infiammazioni.
“Gli alimenti vengono fatti fermentare con microrganismi, anche probiotici, che, a seconda della tipologia, possono generare una serie di sostanze con proprietà diverse” spiega la professoressa Rescigno. Di fatto, quindi, a seconda dei microrganismi coi quali si alimenta la fermentazione della matrice si avrà un postbiotico diverso. Per quanto riguarda la salute dei bambini, uno studio condotto dal dottor Gian Vincenzo Zucchetti ha dimostrato un effetto positivo dei postbiotici sulla dermatite atopica, una malattia infiammatoria della pelle che colpisce soprattutto i pazienti pediatrici.