Alcuni comportamenti rappresentano un rischio per i figli, spesso però quando emergono queste complessità è già troppo tardi quindi è meglio fare attenzione per evitarlo.
Il mestiere del genitore non è facile e nessuno spiega come fare o assicura che vi sia un risultato perfetto, tuttavia è possibile provare a impegnarsi per dare il meglio e quindi indirizzarli sulla strada migliore per il futuro, per il carattere e per le relazioni umane.
Capita di commettere degli errori e spesso questi non sono nemmeno voluti, frutto del caso o di gesti che vengono compiuti senza comprendere a fondo le ripercussioni che generano nei bambini. Uno dei problemi più comuni per i genitori, che può rappresentare un danno per i figli, è relativo all’educazione. Quello che è sempre stato ritenuto come corretto oggi non sembra essere del tutto. I bambini piccoli possono essere molto curiosi, fare tante domande e alimentare la loro voglia va bene ma non bisogna nemmeno impazzire provando a trovare una risposta ad ogni cosa. Se le domande sono giuste e sensate va bene, altrimenti diventa solo un capriccio.
I comportamenti che rischiano di danneggiare i figli
Molti genitori temono che avere un qualche tipo di aiuto possa essere un danno per i figli, un tutor a scuola, un’assistente a casa, un supporto in generale. Hanno paura per la sicurezza e la stabilità, per il rapporto interpersonale e la fiducia. In realtà non c’è bisogno di sviluppare queste ansie, la presenza di altre persone, a meno che non vadano a sostituire totalmente la figura dei genitori, non è captata dal bambino come un problema o un pericolo.
Quando si fanno i compiti è importante offrire il proprio aiuto ma questa non deve essere una costante. Le domande sono lecite e stimolanti, le passioni anche come l’interesse verso qualcosa ma un genitore non deve eccedere pensando di essere onnipresente quando il bambino studia, legge o svolge qualunque compito a casa. Questo è importante per la sua autonomia, deve fare le cose da solo. La premura è qualcosa che tutti i genitori, naturalmente, hanno verso i figli. È giusta, è normale ma non deve mai essere eccessiva.
Assillare il bambino esaspera la sua condizione e può determinare o una reazione improvvisa ed eccessiva o comunque limitare quella normale voglia di esplorazione individuale che fa parte dell’essere umano soprattutto nell’età evolutiva. Attenzione sì, ma senza eccessi. Piccole ferite, che siano al corpo o all’anima, non uccidono. Queste servono a rafforzare, avere fiducia e anche capire i limiti. Ogni comportamento ha delle ripercussioni, spesso involontarie. Va ricordato però che i bambini devono comunque avere la libertà di crescere, capire e apprendere da soli e quindi anche sbagliare, cadere, essere curiosi.