Non pagare il bollo auto può avere conseguenze da non sottovalutare, proprio per questo è bene fare il possibile per non dimenticarsi la scadenza.
Ogni persona che possiede un veicolo a motore deve sottostare a numerosi obblighi se non vuole andare incontro a conseguenze negative per quanto previsto dalla legge. Tra questi c’è certamente la sottoscrizione della polizza assicurativa, che non deve essere percepita solo come una delle tante spese da sostenere, ma come qualcosa che permette di sentirsi tutelati qualora si andasse incontro a un incidente. Non a caso, spetta proprio alla compagnia a cui si decide di affidarsi occuparsi di ogni aspetto, anche sul piano economico.
A questo si aggiunge poi quella che può essere definita la tassa di possesso, ovvero il bollo auto, che è proprio per questo una delle imposte più odiate da parte degli utenti. Questo accade proprio perché l’importo è dovuto indipendentemente dall’utilizzo del mezzo, anche se questo dovesse restare fermo in garage per mesi.
Il bollo auto è odiato ma obbligatorio
È proprio l’idea di dover pagare un importo con cadenza annuale (questa è la differenza principale con l’assicurazione, disponibile anche per un periodo di tempo, oltre che per un determinato numero di chilometri), anche solo perché si ha una vettura che rende sgradito l’importo a molti. Basta semplicemente che il mezzo sia di proprietà per richiedere l’imposta.
In più occasioni anche in passato i vari governi che si sono succeduti hanno più volte parlato di una sua possibile abolizione, arrivando a metterla anche tra le voci della propria campagna elettorale, ma queste promesse non sono mai state tradotte in realtà. Anzi, con l’avvento a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni si è eliminato anche un altro vantaggio, il taglio delle accise, di cui era possibile usufruire nel momento in cui si effettuava il rifornimento carburante alla propria vettura.
Le conseguenze per chi non dovesse rispettare la scadenza possono essere però tutt’altro che piacevoli, proprio per questo è ben armarsi di pazienza e segnare in rosso la data prevista. In caso contrario diventa impossibile anche solo pensare di utilizzare la propria vettura, cosa impensabile per molti, specialmente per chi deve usarla per raggiungere il proprio posto di lavoro.
È bene quindi sapere quali siano i momenti in cui è prevista la scadenza della tassa per evitare problemi. Per i veicoli che risultano essere già in circolazione si deve provvedere entro l”ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza della tassa precedente. Questo significa, ad esempio, che se il precedente scade a gennaio 2023, quello successivo andrà pagato entro il 28 febbraio 2024. Ogni dubbio può essere comunque risolto consultando il sito Aci, recandosi presso un’agenzia di pratiche auto, attraverso l’app EasyPol o attraverso il sito della Regione di residenza.
Ma quali sono le conseguenze per chi non dovesse pagare con regolarità il bollo auto? Nel primo anno scattano sanzioni e interessi, che fortunatamente possono essere considerati ancora contenuti che, inevitabilmente diventeranno ancora più elevati a partire dal secondo anno. I problemi veri e propri sorgono però se sono trascorsi ben tre anni di fila senza avere provveduto al versamento dell’importo.
In questo caso, infatti, può scattare la radiazione del veicolo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), conseguenza da non sottovalutare per chi ha l’assoluta necessità di spostarsi comunque con la vettura. Se questo dovesse accadere, si potrà tornare a usare il veicolo solo con una nuova immatricolazione, oltre a dover saldare i bolli non pagati, inevitabilmente.