Dopo le emergenze sanitarie vissute in Italia negli ultimi anni ne arriva una legata alla carenza di farmaci. Alcuni iniziano a scarseggiare in questi giorni.
L’Agenzia italiana del farmaco mostra dati preoccupanti nel report dell’11 aprile 2023 relativamente alla disponibilità di migliaia di medicine. Basta un’occhiata al sito dell’AIFA nella sezione “Farmaci Carenti” per rendersi conto che si è di fronte a un vera e propria emergenza. Nella tabella disponibile oltre a i nomi dei farmaci coinvolti (oltre 3.000 ormai) ci sono anche le informazioni relative alla produzione e alla commercializzazione. Per alcuni questa ormai risulta cessata in modo definitivo.
Una simile condizione può essere meno grave per i farmaci che trattano disturbi di lieve entità per cui trovare un prodotto sostitutivo è facile. I dati però mostrano che sta diventando sempre più difficile reperire anche medicine essenziali. Non vengono più prodotte alcune varietà di epinefrina, un farmaco salvavita che si somministra a chi a causa di allergia grave deve prevenire lo shock anafilattico usando le pennette apposite.
Addirittura scorrendo la lista si notano nomi di medicine storiche che non saranno più commercializzate. Tra queste il paladino contro il mal di schiena Voltaren Emulgel e la confezione da 6 compresse di MomentAct, alleato contro il mal di testa. Molti altri farmaci invece mostrano una domanda eccessiva rispetto alla disponibilità o scarsità di risorse per la produzione.
Come agire se non si trovano più i farmaci prescritti
Di fronte a numeri di questo tipo è molto facile che in molti recandosi in farmacia si ritrovino senza poter prendere la prescrizione solita. Il consiglio è di verificare se il proprio farmaco è presente in lista e contattare al più presto il proprio medico di base o lo specialista di riferimento per chiedere come comportarsi. Nella maggior parte dei casi basterà passare a un medicinale equivalente con maggiore disponibilità sul mercato e quindi presente in farmacia.
In alcuni casi potrebbe esserci difficoltà a trovare un’alternativa e per patologie gravi in particolare la strada che rimane è importare il farmaco. Questo sarà consegnato alle autorità sanitarie competenti per il territorio, ossia le farmacie ospedaliere o le varie ASL. Attivare questo procedimento sta al medico generale o specialista che ha in cura il paziente che ha questa necessità. La lista dei farmaci carenti purtroppo è destinata ad ampliarsi nel prossimo futuro. L’AIFA preme affinché i farmacisti segnalino eventuali aggiornamenti su altre medicine carenti o non più commercializzate per mantenere informati i cittadini.