Compri spesso l’insalata confezionata? Allora devi assolutamente sapere questo

L’insalata confezionata è sicura? Possiamo essere sereni quando l’acquistiamo per i nostri bambini? Ecco tutto quello che devi sapere.

Sempre più italiani cercano uno stile di vita sano: cercano e trovano modi semplici per impegnarsi nella preparazione dei pasti, si sentono direttamente coinvolti nell’essere protagonisti, con consapevolezza, del proprio regime alimentare e di quello dei propri cari.

Insalata confezionata sicura
Insalate confezionate: quanto sei certo che siano prodotti sicuri? Universomamma.it

Come parte di una dieta sana, frutta e verdura fresca sono necessarie affinché il tuo corpo riceva i nutrienti essenziali e prevenga le malattie croniche. Le verdure a foglia verde (tra cui lattuga, spinaci, cavoli, ecc.), in particolare quelle nelle insalate confezionate, sono diventate popolari poiché sono facili da incorporare in pasti sani. Sono già lavate, tagliate: basta aprire la confezione, metterle nel piatto, condirle, ed il contorno o il piatto unico sono pronti.

La maggior parte delle insalate confezionate cita comunemente questa frase del produttore: “Triplo lavaggio”, “Lavato accuratamente” o “Pronto da mangiare”, il che fa sentire i consumatori nettamente al sicuro nel mangiare le verdure a foglia verde confezionate. Tuttavia, ed abbiamo testimonianze che è accaduto in ogni parte del mondo, molte insalate confezionate, in Europa come negli Usa, e con esse, quindi, le aziende che le producono, sono state coinvolte in richiami e focolai legati alla contaminazione da microrganismi dannosi. La domanda è: come può accadere tutto questo? Le verdure confezionate come possono subire contaminazione?

Insalate confezionate: pregi e difetti dei prodotti vegetali busta

Diversi microrganismi possono contaminare quelle verdure a foglia verde all’interno di insalate confezionate, inclusi E. coli patogeni, norovirus, Salmonella, Listeria e Cyclospora. Ma il microrganismo più comune identificato in questi sfortunati scenari è E. coli O157:H7, che può potenzialmente causare malattie potenzialmente letali. Ci sono molti percorsi lungo la catena di approvvigionamento in cui microrganismi dannosi come E. coli può contaminare le verdure a foglia verde che consumi.

Insalata confezionata rischi
Insalate confezionate: sei così sicura che siano esenti da rischi? Universomamma.it

Tale contaminazione potrebbe provenire dall’azienda agricola, dal trasporto, dall’imballaggio o dall’impianto di lavorazione, dal rivenditore e persino da casa. Stiamo sempre parlando di verdure crude, ricordalo. Ad esempio, le verdure a foglia verde possono essere contaminate da batteri nocivi se l’acqua di irrigazione utilizzata è contaminata da feci bovine.

Nonostante sia un prodotto fresco, nel momento in cui viene confezionata, l’insalata deve riportare una data di “scadenza”, giorno oltre il quale la verdura potrebbe iniziare il naturale processo di deterioramento. Il nostro consiglio è di scegliere confezioni con una scadenza più avanti nel tempo possibile e, una volta aperta la busta, consumarla entro due giorni. Ricordati che le insalate confezionate vanno sempre conservate a un range di temperatura inferiore agli 8 gradi. Il confezionamento avviene senza creare il vuoto (confezionamento ad atmosfera normale), così che l’ossigeno non entri nella busta e l’anidride carbonica delle foglie non fuoriesca: viene così a formarsi un ambiente nel quale le muffe non possano proliferare.

I consigli degli esperti sono chiari: se vedi una scadenza ravvicinata, inferiore ai due giorni di tempo per consumare la verdura, se vedi la busta gonfiarsi e le foglie già umide, con la busta piena di goccioline di umidità, evita di acquistarla. Scegli sempre un prodotto confezionato il giorno stesso che lo stai acquistando.

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