Centinaia di esperti concordano che per essere un buon padre e una buona madre serve soprattutto una caratteristica. Vediamo insieme quale.
Si dice che quello del genitore sia il mestiere più difficile del mondo, ed è sicuramente così. Soprattutto nel mondo di oggi, educare un bambino è una sfida e una responsabilità da far tremare le vene ai polsi. Non a caso proliferano manuali, saggi, articoli, tutorial e chi più ne ha più ne metta per insegnare agli aspiranti mamma e papà modello le regole da seguire e gli errori da evitare.
A ben vedere, però, i consigli genitoriali veramente utili si riducono a una manciata. Fior di esperti concordano che basta seguire poche regole auree e il resto lo farà la vita, con le sue lezioni e le sue sorprese, nel bene e nel male. Il “decalogo” che vi proponiamo può essere sicuramente utile a impostare l’educazione dei (e il rapporto con i) figli sui binari giusti.
1. Lascia che i tuoi figli falliscano. Per imparare l’autosufficienza, i bambini hanno bisogno di di tanto in tanto di rialzarsi da terra (letteralmente e figurativamente) senza il tuo aiuto. “La maggior parte dei genitori sa di cosa sono capaci i propri figli, ma interviene per rendere le cose più facili per loro”, dice Sheri Noga, autrice di Have the Guts to Do It Right: Raising Grateful and Responsible Children in an Era of Indulgence. Ricorda: i benefici a lungo termine – un adolescente che sa come fare il bucato, per esempio – superano il disagio momentaneo. Prima di correre in aiuto per qualsiasi incombenza, chiediti: “Mio figlio è davvero in pericolo?”.
2. Rispetta le tre regole dei compiti a casa. Numero uno: “Mangia la rana”, dice Ted Theodorou, un insegnante di scuola media della contea di Fairfax, in Virginia (Stati Uniti), cioè “fai prima la cosa più difficile”. Regola numero due: metti via il telefono. Il tempo dei compiti a casa non può essere totalmente privo di tecnologia (i computer, ahinoi, sono spesso un male necessario), ma può almeno essere privo di sms e chat. Regola numero tre: non appena i compiti sono finiti, carica lo zaino per domani e posizionalo vicino alla porta. Un chiaro processo in tre fasi che i bambini possono interiorizzare, a beneficio di tutti.
3. Memorizza l’acronimo H.A.L.T. I capricci spesso esplodono perché nostro figlio è affamato, agitato, solo o stanco.
4. Pianifica atti di gentilezza. I bambini devono sapere che aiutare gli altri è una pratica quotidiana. Sfida il tuo a completare piccoli compiti ogni settimana, come buttare via la spazzatura di un altro bambino a pranzo o rastrellare il prato di un vicino. Addestrare i tuoi figli a concentrarsi sugli altri aiuta a frenare la prepotenza. “La gratitudine si intreccia in ciò che sono”, dice Jeffrey J. Froh, coautore di Making Grateful Kids.
5. Sii severo sull’ora di andare a dormire. Uno studio pubblicato nel 2013 sulla rivista Pediatrics ha rilevato che i bambini di 7 anni che vanno a letto in orari irregolari avevano più problemi comportamentali rispetto a quelli con orari regolari. E col tempo quei problemi si acuiscono. Se lavori fuori casa, sei tentato di tenere i bambini svegli per stare più tempo con loro, ma conviene fare un piccolo sacrificio.
6. Lascia che leggano ciò che vogliono. I bambini che leggono per piacere eccellono a scuola in tutte le materie, come suggerisce una recente ricerca dell’Institute of Education di Londra (anche in matematica). “Anche una serie ‘spazzatura’ può andar bene se fa appassionare i bambini all’abitudine di leggere”, dice Mary Leonhardt, ex insegnante di inglese delle scuole superiori e autrice di Parents Who Love Reading, Kids Who Don’t.
7. Non pagare i tuoi figli per pulire le loro stanze. “Se dai loro due euro per rifarsi i letti, quando chiederai loro di aiutarti a portare la spesa, diranno: ‘Quanto? Perché dovrei farlo gratuitamente quando mi paghi per rifare il letto?'”, avverte l’esperta di genitorialità Alyson Schafer. Puoi dare a tuo figlio una paghetta per abituarlo a gestire il denaro e magari perché si comporti bene in generale. Ma non legarlo euro per euro alle faccende quotidiane.
8. Ispirate un comportamento coraggioso. Vuoi un figlio sicuro di sé? Sarà meno incline ad agitarsi se ti vede correre dei rischi salutari. “Molti adulti non vanno a vedere un film da soli perché si sentono in imbarazzo. Quindi fallo, poi parlane con i tuoi figli”, dice David Allyn, autore di I Can’t Believe I Just Did That. Allo stesso modo, se i tuoi figli ti vedono ridere quando ti rendi conto che hai portato tutto il giorno una t-shirt alla rovescia, forse ridacchieranno, invece di sentirsi imbarazzati, quando succederà anche a loro.
9. Ripeti: non sono un cuoco a corto di idee. “È compito di un bambino imparare a mangiare ciò che mangiano i genitori”, afferma Ellyn Satter, dietologa e autrice di Secrets of Feeding a Healthy Family. Invece dello scenario “tutto o niente”, offri una varietà di cibi durante i pasti: il piatto principale, oltre a riso o pasta, frutta o verdura e latte. In questo modo, il tuo bambino può mangiare solo la pasta e i piselli e ottenere proteine dal latte. “Ciò che un bambino mangia nel corso di una giornata o di una settimana è più importante di un singolo pasto equilibrato”, afferma Stephen Daniels, presidente del dipartimento di Pediatria presso la School of Medicine dell’Università del Colorado ad Aurora.
10. Occhio ai 14 anni. È a quell’età che la maggior parte degli adolescenti inizia a resistere all’influenza dei coetanei e a pensare con la propria testa, secondo uno studio pubblicato su Developmental Psychology. Il dialogo genitore-figlio in questa fase è essenziale per rafforzare la sua autonomia.
11. Affronta le paure con buon senso. Se tuo figlio ha paura dei cani, non forzarlo ad accarezzarne uno. La paura va demistificata a piccoli passi, con tatto e delicatezza.
12. Per far tacere i bambini piccoli, abbassa la voce invece di alzarla. Questo li costringe a concentrarsi.
13. Indossa prima la tua maschera di ossigeno. In altre parole, prenditi cura di te stesso o non potrai essere un buon genitore. Se ti privi di riposo, cibo e divertimento per il bene dei tuoi figli non farai un favore a nessuno. “I genitori si sentono in colpa quando lavorano molto, quindi vogliono dare tutto il loro tempo libero ai loro figli”, dice Fred Stocker, psichiatra infantile presso la School of Medicine dell’Università di Louisville, nel Kentucky. “Ma rischiano di essere fisicamente ed emotivamente esausti”. Un weekend termale potrebbe non essere realistico, ma va bene prendersi 15 minuti per un bagno dopo aver varcato la porta di casa.
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