I capricci, soprattutto tra 1 e 3 anni, sono frequenti e arrivano come un fulmine a ciel sereno. Ma come affrontarli?
Un minuto prima era tranquillo a giocare e un minuto dopo iniziano a piangere e ad urlare a pieni polmoni. Secondo un professore di psicologia, Claire B. Kopp, questo comportamento, rappresenta un problema di abilità linguistica.
I bambini di questa età, capiscono molti più vocaboli di quanti ne riescano a dire e quando non riescono a farci capire quello che vogliono dire sono frustrati e incominciano ad urlare ed esplodere di rabbia. Cosa possono fare i genitori trovandosi di fronte ad un simile comportamento? Ecco 7 consigli utili per gestire le esplosioni di ira.
Il capriccio, non è mai piacevole da vedere, urla, lanci di oggetti, calci e pugni, o addirittura trattenere il fiato fino a diventare blu. Nel momento di rabbia, il bambino non sentirà ragione né che lo sgridiate né che lo minacciate.
La soluzione potrebbe essere quella di sedersi vicino a lui e aspettare che smetta. Il bambino, non sentirà il beneficio della vostra presenza e si calmerà, al contrario, se vi innervosite e ve ne andate dalla camera, si sentirà abbandonato. Anche voi dovrete rimanere calmi per permettere al vostro bambino di tranquillizzarsi subito. Se vi faceste prendere dal nervosismo è meglio che vi spostiate per riprendere il controllo. Non aiuta nemmeno abbracciarlo che di per se potrebbe sembrare di grande conforto ma in realtà lo si premia per un comportamento sbagliato. In ogni caso, comunque voi decidiate, l’importante è che siate coerenti.
Nonostante le grida o i capricci, non si deve cedere a richieste irragionevoli anche se vi trovate in luogo pubblico e sperate di farli smettere subito. Purtroppo se cedete gli insegnate che quello è il modo per ottenere qualcosa e rendete il bambino insicuro.
Qualche volta, una soluzione potrebbe essere quella di portare il bambino in un posto tranquillo e fargli sbollire la rabbia. Il time out dura poco tempo ma permette loro di trovare il modo per calmarsi. Se lui lo rifiuta riportatelo di là ma con fermezza e tornate alle vostre attività senza badare a lui.
Nel momento in cui il bambino si calma, avvicinatelo a voi e spiegategli cosa era successo in modo semplice e cercate di riconoscer in lui la frustrazione. Bisogna cercare di tradurre a parole i suoi sentimenti del tipo: “eri arrabbiato per il cibo? non era quello che ti piaceva?”.
Una volta calmato il bambino gli dite che lo amate tanto e lo abbracciate
Bisognerebbe pensare alle situazioni che creano in lui esasperazione e pianificare di conseguenza: se percepite che è alle porte un capriccio, provate subito a distrarlo con un giocattolo o un nuovo gioco oppure fate una faccia buffa o qualcosa che lui non si aspetti.
E’ possibile che i capricci siano quotidiani ma perfettamente normali ma se ci sono problemi in casa o in famiglia, o è appena arrivato un fratellino è bene consultare il pediatra ( i capricci potrebbero essere dovuti a questo), il quale vi consiglierà al meglio e vi aiuterà insegnandovi come contenere la rabbia del vostro piccolo.
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