Allarme negli asili e nelle scuole italiane. I casi di Streptococco sono in aumento, sempre più bambini ne soffrono: cosa sapere
Quando si ha in casa un bambino che frequenta l’asilo nido, la scuola materna o le scuole elementari si sa: probabilmente, soprattutto nei primi anni, il numero di giorni che starà a casa malato supererà quelli in cui andrà normalmente a scuola. Quando sono piccoli, i bambini non hanno gli anticorpi per molte malattie virali e batteriche, per cui le prendono tutte: questo è però fondamentale per fargli sviluppare le difese immunitarie che poi li proteggeranno per tutta la vita.
In queste ultime settimane, sono in drastico aumento i casi di infezioni da streptococco, un batterio presente sulla pelle e nella gola in grado di scatenare infezioni sia lievi che più gravi, soprattutto per i bambini. Per contagiarsi è necessario mettersi in contatto diretto con le secrezioni che provengono dal naso o dalla bocca di chi ne è infetto ma, a differenza di altri batteri, in questo caso si è contagiosi anche quando si è asintomatici. Ecco la situazione in Italia.
Tantissime segnalazioni di infezioni da streptococco hanno invaso i medici di famiglia, i pediatri e le farmacie. Si tratta di un batterio la cui diagnosi la effettua il medico, il quale prescriverà poi la cura con i giusti antibiotici: il problema attuale, però, è che in Italia si ha una forte carenza di questo tipo di farmaci. A mancare è soprattutto l’amoxicillina, che sarà carente in tutte le regioni della penisola fino all’estate, come ha già segnalato Aifa.
I problemi di questa carenza sono legati sia alla produzione dei farmaci, sia all’elevata richiesta; fondamentale in questa mancanza è anche la cessata commercializzazione temporanea e le forniture discontinue. Le conseguenze, però, potrebbero essere pericolose per chi è infetto da Streptococco. Attualmente le farmacie mettono a disposizione gli equivalenti, che però a loro volta potrebbero non essere disponibili.
“Il problema è di recente peggiorato e riguarda anche i farmaci equivalenti. (…) E gli stessi farmacisti hanno dispensato farmaci diversi da quelli indicati dal medico” ha dichiarato Susanna Esposito, coordinatrice del Tavolo Tecnico Malattie Infettive della Società Italiana di Pediatria. Insomma, la situazione non è delle più rosee: per evitare che i vostri figli si ammalino, cercate di portarli il meno possibile in luoghi al chiuso con molta gente e preferite parchi e aree aperte.
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