Si sente spesso parlare dei benefici che porta al bambino ascoltare musica ancora in pancia, ma questa deve variare durante la gestazione.
I bambini possono già percepire i suoni mente si trovano all’interno della pancia, per la precisione a partire dal quarto mese di gravidanza. Questo vale per il battito cardiaco della madre, i genitori che parlano e naturalmente per la musica. Canzoni, sinfonie e concerti possono stimolare il piccolo prima ancora di nascere, riuscendo a calmarlo o a dare impulsi positivi al suo sviluppo cerebrale. Il luogo comune vuole per esempio che la musica classica ascoltata in pancia renda i bimbi più intelligenti.
Il bimbo percepisce la musica sia attraverso l’orecchio interno che tramite le sue ossa che vibrano in risposta ai suoni. Quando il feto però è all’inizio della gravidanza le melodie più indicate sono quelle di Haendel e Vivaldi, che hanno un rimo simile a quello del battito del cuore del piccolo. Le quattro stagioni o i concerti per violino del prete rosso veneziano in particolare sono musiche allegre e vivaci, perfette per portare serenità anche alla mamma.
Quando si passa la nona settimana di gravidanza si può passare a musiche più lente e leggere, come la Ninna Nanna di Brahms che si trova in tutti i carillon. Anche le sonate per pianoforte di Chopin sono consigliate, o il suo celebre “Notturno” in Mi bemolle maggiore che si sente in molti film. Anche il bimbo nel pancione si rasserenerà ascoltando questi brani e sarà in grado di riconoscerli una volta nato.
Verso il termine della gravidanza
Una volta entrate nel settimo mese di gravidanza le mamme si preparano ad accogliere il bimbo. Per questo ripetere l’ascolto delle melodie più volte è importante, perché darà al piccolo un senso di familiarità quando le sentirà di nuovo. Nelle ultime settimane si può variare di più il repertorio e alternare brani allegri ad altri più pacati. Si consiglia solo di evitare la musica hard rock e quella solenne di Beethoven perché tendono ad agitare il nascituro. Lo stesso vale per i tormentoni estivi.
Il ritmo regolare della musica può avere un grosso impatto sul futuro sviluppo neuromotorio, favorando una maggiore coordinazione. I bimbi abituati a brani classici inoltre spesso mostrano un’intelligenza emotiva più spiccata e maggiore empatia verso gli altri. Anche lo sviluppo dell’area linguaggio beneficia degli effetti dell’ascolto della musica in pancia.
Perché il bambino possa ascoltare meglio molti ricorrono a delle cuffie da appoggiare sul ventre, ma va bene anche l’uso dell’impianto stereo per chi lo ha.