Sai realmente come misurare la febbre ai bambini? Attenzione a non commettere questo errore, altrimenti rischi grosso.
I malanni non conoscono stagione. Anche se la loro frequenza sarà, per ovvi motivi, maggiore nei periodi più freddi, non è affatto raro ammalarsi anche quando fuori ci sono 40 gradi ed un solo che spacca le pietre. Ancor di più se passi spesso da un ambiente caldo ad uno climatizzato.
Finché siamo noi adulti a stare poco bene, la situazione rientra sicuramente nella normale amministrazione, ma quando sono i piccini di casa a stare male ecco che il tutto si complica notevolmente. Non solo perché ci sentiremo impotenti davanti le loro sofferenze, ma soprattutto perché si avrà sempre la preoccupazione che qualcosa non possa andare nel verso giusto. Ed ecco che in questi casi il termometro diventa un vero e proprio oggetto insostituibile. Si andrà a controllare la temperatura talmente di frequente da non far passare nemmeno 10 minuti da una misurazione e l’altra.
Basterà uno starnuto di troppo, un colpo di tosse in più del solito che subito nella nostra mente si aprono scenari apocalittici. L’ennesima febbre che ha colpito i bambini e che rende le nostre giornate particolarmente ansiose e agitate. Come ormai sappiamo benissimo, misurare la temperatura corporea è una delle prime cose da fare in caso in cui c’è qualcosa che non va. Ma sappiano realmente come misurarla correttamente?
Prima però di andare in panico e di pensare subito al peggio, è importante sapere che nei bambini si può definire febbre una temperatura che va oltre i 38°, soltanto in questo caso si potrà iniziare a pensare come trattare il problema. Oltre a questo, però, è molto importante guardare il quadro generale della situazione e se il bambino non presenta alcuna sofferenza e si comporta come sempre, si può stare di certo tranquilli. La temperatura deve però essere monitorata e a differenza di quello che si pensa però, non è assolutamente necessario misurarla ogni 10 minuti anzi, in questo modo si rischia solo di fare confusione. I momenti perfetti per misurare la febbre sono due: a prima mattina dopo aver perso il calore del letto e nel tardo pomeriggio intorno alle 18.
Se invece la febbre è alta e persistente e non scende nemmeno con gli antipiretici classici è importante prima di tutto allertare il pediatra e poi tenere sotto controllo la temperatura. In questo caso si dovrà aspettare un lasso di tempo di almeno 3-4 ore. L’unica eccezione è per i neonati, in questo caso la febbre dovrà essere presa con maggiore frequenza per monitorare qualsiasi sbalzo improvviso.
Il metodo migliore per misurare la temperatura è il termometro digitale da porre sotto l’ascella. Rispettare i tempi necessari e toglierlo solo alla fine del segnale acustico, soltanto in questo modo e tenendo a mente le regole dette sopra, si avrà la certezza di avere il valore esatto.
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