Di cose strane sui social ce ne sono tante, tuttavia adesso una destinazione turistica ha preso una decisione veramente dura per tutti coloro che scelgono di pubblicare contenuti online.
La regola entra in vigore dal 1° maggio, ha sicuramente dell’incredibile e riguarderà tutti coloro che sono in viaggio con una multa fino a 1000 euro per chi contravviene.
Una decisione che arriva come una doccia fredda e lascia tutti con il fiato sospeso, probabilmente non esiste un’altra regola simile in nessuna parte del mondo, eppure il governo sembra essere intenzionato a fare sul serio.
Niente foto sui social mentre sei in vacanza
A partire da questa data tutti coloro che visitano Bali non potranno pubblicare sui social fotografie relative alla propria vacanza. In realtà la questione è ben peggiore, prima di partire sarà fatto un controllo dei dispositivi cellulari e in caso di immagini del posto queste saranno cancellate e la persona riceverà una multa di 920 euro. Al momento nella normativa si parla solo di Instagram ma probabilmente potrebbe essere estesa anche agli altri social.
Il motivo? Il governo si è detto stufo di visitatori che arrivano solo per vedere mare e verde, a quanto pare l’idea di paradiso terrestre per le vacanze non piace affatto. Ci sono tante altre cose oltre alle spiagge e agli hotel di lusso come un enorme patrimonio e anche tanta spiritualità e l’obiettivo è far conoscere anche questo.
Cosa accadrà in futuro
Sì, per fortuna si tratta di un semplice scherzo. Tuttavia è uno spunto di riflessione importante perché i social oggi sono un veicolo estremo per le mete turistiche ma è anche vero che rappresentano dei messaggi particolari che spesso non solo non coincidono con la realtà ma tendono a non inglobare tutto ciò che quel luogo ha da offrire.
Bali è una meta straordinaria e ne è effettivamente il simbolo. Basti pensare a quanti pubblicano foto online che rappresentano sempre le stesse cose: verde, hotel mozzafiato con piscine incredibili e spiagge fenomenali. Tutto il resto viene tagliato fuori ed è un peccato. Questo problema è diffuso anche in Europa, non riguarda solo queste destinazioni lontane e spesso gli enti lavorano per poter determinare il contrario, per far conoscere quelle zone meno esplorate che sono fantastiche ma anche all’interno delle città per evitare flussi di turisti concentrati unicamente in alcuni punti.
Questo avviene per ogni elemento che diventi rapidamente famoso sui social, dai bar ai musei, se tutti decidono che quel posto è attrattivo e deve essere visitato la catena diventa virale ed uscirne è molto difficile, anche se scardina il grande lavoro degli Enti del turismo e di tutti coloro che si occupano del settore.