Fare addormentare i bebè non è sempre facile: come ti devi comportare se si mette a piangere.
Siete appena tornati a casa con vostro figlio appena nato. Alla gioia infinita di questo nuovo arrivo si uniscono mille preoccupazioni. Una fra queste è il come far addormentare il pargoletto. Ogni genitore conosce bene la difficoltà nel fare prendere sonno al proprio bimbo. La soluzione più semplice è prenderlo in braccio. Ma è sempre quella giusta?
I primi mesi di vita di un bambino sono entusiasmanti, ma anche pieni di interrogativi e preoccupazioni. Tra questi, per l’appunto, uno dei più comuni è capire perché il neonato sembra piangere incessantemente appena viene messo nella sua culla o lettino.
I neonati sanno comunicare solo usando il pianto, perciò pian piano imparano che piangendo attirano l’attenzione di mamma e papà e ottengono da questo il conforto che vogliono. Sono abituati ad essere tenuti in braccio, quindi quando finiscono nella loro culla, anche dopo essere stati tranquilli e soddisfatti, possono sentirsi soli e spaventati.
Le luci soffuse, i suoni ovattati e la comodità della culla rischiano di far addormentare il bambino troppo velocemente, prima che sia pronto. Così, appena posato sul lettino, si sveglia e inizia a piangere. Inoltre, un neonato ha difficoltà a regolare la propria temperatura, quindi il cambio repentino da contatto fisico col calore del corpo dei genitori al lettino può causare disagio.
Fortunatamente esistono delle soluzioni che ogni genitore può adottare per riuscire a risolvere il problema e vedere il proprio bimbo che dorme sereno.
Ovviamente non si può tenere sempre un bambino in braccio, per cui ecco di seguito delle soluzioni che possono certamente aiutarti.
E te conosci almeno una di queste tecniche? Quale vuoi assolutamente provare per prima?
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