Con il cyberbullismo e le tante sfide social finite in tragedia è normale voler controllare di più i figli quando sono online. Per fortuna non mancano i sistemi per farlo.
La norma prevede che fino ai 14 anni senza l’autorizzazione di un genitore i bambini non possano registrarsi su un social network. Una disposizione più che mai necessaria dato che negli ultimi anni soprattutto su TikTok è arrivata l’invasione dei preadolescenti. Tuttavia per quanto le stesse applicazioni prevedano dei limiti per gli utenti minorenni è difficile stare tranquilli. Basti pensare alla Blue Whale o alla recente Black Out Challenge costata la vita a un bambino inglese di 12 anni.
L’espressione parental control non a caso si è ormai diffusa. Anzi, il gruppo Meta ha previsto lo spazio Family Center appositamente per venire incontro i genitori a visualizzare le attività dei figli. Si tratta di un insieme di strumenti di supervisione per Instagram, uno dei social più usati dai ragazzi. Ovviamente si tratta di procedure totalmente legali, ma è bene ribadire che non è il caso di approfittarne per curiosare nella vita di amici o fra coniugi.
Dato che la supervisione è un servizio aggiunto di recente per ora è facoltativo avvalersene e richiede l’approvazione del minore. In qualsiasi momento infatti è possibile sospenderla, sia da parte del genitore o tutore sia da parte dei figli. Se questo avviene però in automatico parte una notifica quindi non è possibile celarlo.
Cosa permette di fare
La supervisione può essere configurata dai genitori in modo da adattarla a ciò che sentono di dover verificare. Per esempio si possono impostare delle pause programmate a intervalli regolari. Altrimenti si può comunque vedere esattamente quanto tempo passi il minore all’interno del social per capire se sia il caso di impostare queste pause o meno. Anche gli account seguiti possono essere monitorati, in modo da essere sicuri che non sia entrato in contatto con persone poco raccomandabili.
Infine volendo i genitori possono anche avere accesso alle impostazioni della privacy dell’account del figlio. Naturalmente per correttezza anche il minore può sapere cosa esattamente mamma e papà vedano o meno. In più se qualche profilo sembra inopportuno verso il ragazzo/a e questo lo blocca il genitore ha la possibilità di sapere di che account si tratti.
Per rassicurare i ragazzi c’è un dettaglio da aggiungere. Una volta che il figlio o la figlia compie i 18 anni la supervisione di Instagram si disattiva in automatico.