Negli ultimi anni tra le star è esploso il movimento no-bra contro l’imposizione del reggiseno alle donne. Cosa dicono in merito gli specialisti su questa tendenza
È arrivata in ritardo in Italia, ma oggi il movimento “no bra” ha le sue paladine. Negli ultimi anni, eventi come il Festival di Sanremo, red carpet, passerelle internazionali e street style hanno mostrato sempre più spesso donne che indossano abiti senza reggiseno. Questa pratica è esplosa ancora di più durante la pandemia, quando molte star hanno cominciato a interrogarsi sulla necessità di indossare il reggiseno e sulla tendenza dei social a censurare solo i capezzoli femminili.
Questo movimento di riappropriazione del proprio corpo ha permesso a molte donne di superare la paura che la mancanza di sostegno possa influire sulla forma del seno, ma soprattutto di superare i pregiudizi che stigmatizzano il seno femminile, non perfetto secondo i canoni o troppo sexy per tenerlo libero. Non è la prima volta, tuttavia, che il reggiseno viene messo in discussione. Negli anni ’70 le femministe li bruciavano in piazza perché considerati uno strumento di oggettizzazione del corpo femminile.
Togliere il reggiseno fa male? La risposta al movimento no-bra
Oggi, a distanza di 50 anni, icone come Kate Moss, Rihanna ed altre dimostrano che non indossare il reggiseno è una scelta di benessere ed emancipazione. Le paladine del movimento no-bra hanno cominciato ad essere consapevoli che il reggiseno è un capo intimo piuttosto scomodo. Anche in Italia esistono alcune eroine, come Chiara Ferragni e Victoria De Angelis dei Maneskin. Queste celebrity sono state le prime portavoci italiane del movimento “no bra” italiano. Ma oggi ce ne sono molte di più tra influencer e creator di altre piattaforme, tra cui OnlyFans.
Ci sono paesi in cui la percentuale di donne che hanno smesso di usare il reggiseno è molto alta. Uno di questi è la Francia, mentre in Italia questa moda ha preso piede nella Generazione Z, ovvero tra le adolescenti e le ventenni, ma poco nelle generazioni più adulte. Questo atteggiamento non solo abbraccia il body positivity ma rappresenta anche uno slancio militante a favore dell’eliminazione del diktat sociale che impone alle donne di indossare il reggiseno per nascondere difetti o la propria intimità. La maggior tolleranza dei capezzoli femminili sui social media come Instagram sembra confermare questa tendenza.
La moda ha cominciato ad accorgersene di questa tendenza iniziando a promuovere capi che non richiedono l’uso di reggiseni. Le creazioni senza reggiseno di Y-Project, Coperni, Nensi Dojaka e Simone Rocha dimostrano come questo look sia pronto a dominare le tendenze della primavera/estate 2023 e il prossimo inverno. Ma non usare il reggiseno fa bene o fa male?
Gli specialisti, purtroppo, non hanno dato ragione al movimento no-bra. Essi ritengono importante indossare un reggiseno ogni giorno per proteggere la parte del corpo femminile che è delicata e deve essere sostenuta. Soprattutto chi ha seni grandi, che gravano sulla schiena. Anche dopo un intervento chirurgico al seno, è necessario utilizzare un reggiseno adeguato per supportare le protesi. Inoltre, il reggiseno aiuta a mantenere il seno tonico e in forma. Anche se ci sono occasioni in cui è possibile non indossarlo, nella vita di tutti i giorni e durante l’attività sportiva è importante utilizzarlo.