Non sono affatto positive le statistiche in merito alle vaccinazioni degli adolescenti. Ecco perché vanno fatte e quali sono fondamentali
L’avanzamento tecnologico e la ricerca scientifica applicata in ambito sanitario hanno consentito di formulare dei vaccini in grado di debellare malattie che, fino a qualche decennio fa, terrorizzavano la popolazione e mietevano tantissime vittime. Un esempio è quello della poliomielite che oggi è stata debellata nell’80% del mondo ed, in particolare, in molti paesi del Sud-Est asiatico. Oggi come oggi, però, sono ancora pochi gli adolescenti che si sottopongono alle vaccinazioni: ecco quali andrebbero fatte e perché.
I dati in merito alle vaccinazioni adolescenziali arrivano in occasione della World Immunization Week e della European Immunization Week, le due settimane per le vaccinazioni che si sono svolte a fine aprile. Obiettivo è quello di sottolineare l’importanza dei vaccini: in Italia, uno degli obiettivi è recuperare soprattutto gli adolescenti, i cui numeri sono ancora al di sotto delle aspettative. Ecco quali sarebbero i vaccini più importanti da fare, in quell’età.
Secondo la Società Italiana di Pediatria, solo il 63% degli adolescenti si è recato a fare il richiamo del vaccino per la poliomelite e la DTPa, cioè la difterite, il tetano e la pertosse. L’obiettivo sarebbe quello del 95%, per cui siamo ancora molto lontani. Lo stesso si può dire per quello relativo al meningococco coniugato per i ceppi acwy, la cui percentuale non arriva neanche al 60%. Ancora peggio la situazione dei vaccini contro il Papilloma Virus, fatti solo dal 32% delle undicenni.
Secondo il Segretario Nazionale della Società Italiana di Pediatria Elena Bozzola, in Italia c’è stato un calo di fiducia nei confronti dei vaccini che è andato quindi ad influire anche su quelle relative agli adolescenti. I dati, però, confermano la necessità dei richiami: in Inghilterra, ad esempio, si è registrato un aumento dei casi di morbillo e, proprio qui, solo l’85% dei bambini di cinque anni ha ricevuto entrambe le due dosi.
Le vaccinazioni che riscuotono scarsa adesione sono quella anti-meningococco, la cui malattia registra un picco per i bambini sotto i 5 anni di età e un altro proprio tra gli adolescenti; quella contro il Papilloma Virus, gratuita dagli 11 anni di età per tutte le ragazze e tutti i ragazzi e anche quella contro la poliomielite. Sebbene l’Europa sia libera dalla polio dal 2022, nel mondo questa malattia circola ancora molto. Ad oggi due milioni di bambini non sono completamente immunizzati. Fondamentale è quindi correre a fare i richiami: se si hanno dei dubbi, è sempre meglio rivolgersi al proprio pediatra di fiducia.
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