Brutte notizie per l’estate di grandi e piccoli. Per chi ama rinfrescarsi con un gelato nei pomeriggi più torridi il conto sarà più salato del solito.
C’è chi adora i gelati confezionati e chi invece preferisce il gusto pieno di quello artigianale, che ormai può soddisfare ogni esigenza. Con o senza lattosio, gluten free…le gelaterie si sono ingegnate, ma l’estate prossima potrebbero essere meno frequentate del previsto. Pare infatti che gli amanti del cono e della coppetta da asporto dovranno fare i conti con un rincaro tutt’altro che leggero. Si prevede infatti che i prezzi dell’amata merenda estiva saliranno di circa il 23% rispetto allo scorso anno.
Per chi ha già ricominciato il rito serale del gelato in compagnia questa sgradita sorpresa si è già svelata e nei prossimi mesi è difficile che la situazione migliori. Le ragioni alla base di questo aumento sono da riscontrare nell’aumento dei prezzi degli ingredienti, in particolare per quanto riguarda lo zucchero. Il suo costo infatti ha subito un’impennata del 54% dovuto al fatto che viene importato dall’estero e il conflitto russo-ucraino continui a rendere complessi gli scambi. Anche le uova e il latte sono saliti di prezzo, ma restando entro il 21%.
Solo per le gelaterie artigianali ogni anno si utilizzano decine di milioni di chili di queste materie prime, senza contare la frutta fresca impiegata (21 milioni di chili). La speranza è che viste le difficoltà i gelatai puntino a trovare altre soluzioni per contenere l’aumento ed evitare che i clienti si rassegnino alla vaschetta confezionata del supermercato.
Trionfo prossimo per le agrigelaterie?
Ultimamente accanto alla produzione classica stanno aumentando via via le agrigelaterie. Queste non differiscono tanto per metodo di realizzazione del gelato quanto per la provenienza degli ingredienti. Si tratta di laboratori per il gelato inseriti all’interno di agriturismi e che fanno uso solo di materie prime di origine biologica a km zero. Inoltre c’è molto riguardo verso intolleranze e allergie dato che la produzione è minore e si punta di più sulla qualità e la peculiarità del gelato.
Molte agrigelaterie puntano sui propri animali da allevamento ad esempio utilizzano latte di capra o di asina e i gusti di frutta variano a seconda di ciò che c’è a disposizione nel frutteto. Anche le uova non sono un problema grazie al pollaio, e anche se in media qui una coppetta costa di più l’inflazione non avrà modo di entrare.
Meglio quindi che le gelaterie si preparino a questa concorrenza, tutta giocata su ingredienti e sapori.