Vantaggio straordinario per gli studenti che possono accedere a “StudioSì”, il prestito grazie al quale si può studiare in maniera gratuita.
Sono stati stanziati 93 milioni di euro per sovvenzionare il progetto “StudioSì”. Si tratta di un prestito a tasso zero, destinato agli studenti del Sud Italia iscritti a corsi di laurea, master e scuole di specializzazione. Il finanziamento può arrivare fino a 50 mila euro per ciascuno studente, per un massimo di 10 mila euro per ogni anno. Copre le spese delle tasse universitarie e degli altri oneri per la formazione.
Il progetto sorge per aiutare studenti e laureati che desiderano proseguire gli studi presso Atenei prestigiosi, italiani o stranieri, che offrono migliori possibilità lavorative e assicurano l’acquisizione di elevate capacità professionali.
StudioSì sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025 e, ai sensi del Decreto MIUR n. 132807/2020, rientra nel PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 del Ministero dell’Università e della Ricerca, cofinanziato dal Fondo Sociale europeo. È, inoltre, controllato dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), tramite il Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA.
In cosa consiste il finanziamento?
Il bando StudioSì è rivolto a studenti e laureati residenti in Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia, intenzionati ad iscriversi a corsi universitari, master o altri percorsi d’istruzione terziaria in Italia o all’Estero. Possono, altresì, accedere al fondo gli studenti che risiedono in un’altra Regione, ma che vogliono studiare presso gli Atenei del Sud Italia.
Come abbiamo accennato, il prestito di StudioSì ha un ammontare totale di 50 mila euro per ogni studente, per un massimo di 10 mila euro all’anno. Il finanziamento è destinato a coprire i costi relativi alle tasse universitarie, al soggiorno, al trasporto, al vitto, all’acquisto dei beni per studiare (libri di testo, pc, tablet, connessione Internet).
Sono esclusi, tuttavia, dall’iniziativa:
- le spese per le lauree triennali, i dottorati di ricerca e le scuole di medicina per le quali sono già stanziate borse di studio o retribuzioni;
- i costi per le università telematiche;
- le spese per i percorsi di studio non universitari, per i quali non vengono riconosciuti CFU/ECTS;
- gli anni fuori corso rispetto a quelli ordinari, risultanti dal piano di studio.
Le peculiarità del prestito StudioSì sono le seguenti:
- facoltà di ottenere fino a 50 mila a tasso zero, con una durata massima di 240 mesi. I vantaggi principali della misura consistono nella mancanza di interessi e nella circostanza che non sono richieste garanzie;
- piano d’ammortamento con la “sospensione” prima del rimborso fino a 30 mesi e non oltre il 31 dicembre 2025;
- rimborso da parte degli studenti sulla base di programmi di ammortamento. Ciascun piano, comunque, non potrà superare i 20 anni. È possibile, però, anticipare il rimborso in ogni momento, senza oneri o spese aggiuntive.
L’importo viene erogato:
- in un’unica tranche, che va da 5 mila a 50 mila euro, per i corsi presso Atenei italiani e esteri e Scuole di Specializzazione;
- per i Master, in un’unica tranche, a scelta tra 10 mila, 15 mila, 20 mila, 30 mila, 40 mila e 50 mila euro.
Come presentare la domanda per il prestito a tasso zero
Per richiedere il prestito, gli studenti interessati devono contattare direttamente i due Istituti bancari scelti dalla BEI, cioè Intesa San Paolo o Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA. Devono, inoltre, allegare la seguente certificazione:
- documento di identità;
- codice fiscale;
- certificato di residenza del Comune;
- ricevuta di iscrizione, pre-iscrizione o ammissione al corso di studio. Se le tasse sono già state pagate, bisogna esibire le ricevute dei pagamenti e il certificato di iscrizione;
- dichiarazione sostitutiva con la quale si attesta che non è già stata presentata altra domanda di finanziamento relativa al Fondo StudioSì.