Una precisa quantità di minuti di sonno fa la differenza, nel bene o nel male, per la salute, la felicità e il rendimento scolastico di vostro figlio. Ecco come e perché.
Una delle chiavi per mantenere tuo figlio felice e in salute è assicurarsi che dorma a sufficienza e in modo coerente: lo rivela un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open. Non è una sorpresa per i genitori, giusto? Ma i ricercatori hanno scoperto anche che 39 minuti possono fare la differenza, nel bene o nel male: a tale conclusione sono giunti dopo aver monitorato 100 bambini dagli 8 ai 12 anni, residenti in Nuova Zelanda, ai quali è stato chiesto di andare a letto per una settimana un’ora prima del solito, per una settimana all’ora consueta e per un’altra settimana un’ora dopo.
Attraverso un questionario, i bambini e i loro genitori hanno valutato i disturbi del sonno e le ripercussioni durante il giorno. I ricercatori hanno anche somministrato ai bambini un sondaggio sulla loro qualità di vita correlata alla salute. I bambini che hanno partecipato allo studio dormivano regolarmente tra le 8 e le 11 ore a notte ed erano considerati generalmente sani. Ecco i risultati.
I rischi per i bambini che dormono poco
Dopo una settimana in cui hanno dormito 39 minuti in meno a notte, i bambini hanno riportato un benessere generale e una capacità di far fronte a scuola inferiori. “Sappiamo tutti che ci sentiamo meglio dopo aver trascorso una buona notte” – ha spiegato l’autrice principale dello studio, Rachael Taylor- “ma ci sono pochissimi dati di progetti sperimentali che mostrano effettivamente quanto importante può essere l’impatto”. “Questo tipo di dati sono l’unico modo in cui possiamo ‘provare’ che cambiare un comportamento ne influenza effettivamente un altro”.
Lo studio ha coperto molti aspetti del benessere, compresa una valutazione di come i bambini si sentivano fisicamente e psicologicamente, nelle loro relazioni con genitori e coetanei a scuola, aggiunge Taylor, docente di Medicina sperimentale presso l’Università di Otago in Nuova Zelanda. La valutazione includeva diverse domande: sulla capacità di stare attenti a scuola e sulla sensazione di essere fisicamente in forma. E ancora domande sull’ avere energie per divertirsi e trascorrere del tempo con i loro amici o meno.
Non tutti i bambini sono stati in grado di ridurre il sonno per un’intera ora. Ma qualunque diminuzione si è tradotta in un calo del loro benessere. E l’impatto risulta maggiore se i partecipanti allo studio perdono mezz’ora o più di sonno. Gli studiosi hanno monitorato i partecipanti allo studio dal 4 luglio al 1° settembre 2022 e gli impatti a lungo termine sono ancora da chiarire. “Non sappiamo quale potrebbe essere l’effetto a lungo termine: forse i bambini si adattano, forse no e il loro benessere peggiora ancora di più“, precisa Taylor. Nel frattempo, il consiglio alle famiglie è di “non sottovalutare il valore del sonno e di dargli la priorità il più possibile”.