Durante la gravidanza bisogna conoscere ogni possibile rischio: sai che cos’è l’ipertensione polmonare? Tutto quello che devi sapere.
La gravidanza è un momento bellissimo nella vita di una donna, ma anche un periodo in cui bisogna stare particolarmente attente alla propria salute.
Durante questo periodo infatti se si riscontrano dei problemi di salute, essi potrebbero anche influenzare la crescita del bambino e nei casi peggiori, purtroppo, causare dei problemi molto seri alla nascita. Proprio per questo bisogna riuscire a riconoscere segnali di eventuali patologie che possono mettere a rischio la gravidanza.
Ipertensione polmonare in gravidanza: rischi e modi per gestirla
L’ipertensione polmonare in gravidanza (PH, pulmonary hypertension) colpisce circa l’1-2% delle donne incinte ed è una condizione grave e potenzialmente pericolosa sia per la madre che per il feto. Si tratta di un aumento anomalo della pressione del sangue nelle arterie polmonari, che richiede un’attenta gestione per ridurre i rischi. Le arterie polmonari trasportano il sangue dal cuore ai polmoni, dove viene riossigenato per poi essere immagazzinato nel cuore e spedito nel resto del corpo. Con l’ipertensione polmonare, le arterie diventano più strette, provocando un aumento della pressione.
In una gravidanza normale, la pressione polmonare aumenta comunque del 25-30% a causa dei cambiamenti ormonali e degli aumenti di volume del sangue e del flusso cardiaco. Tuttavia, le donne con ipertensione polmonare vanno incontro ad aumenti molto più elevati che possono avere serie conseguenze.
Vi sono diversi sintomi che possono indicare di soffrire di ipertensione polmonare e tra di essi troviamo:
- Stanchezza e affanno
- Gonfiore agli arti inferiori
- Palpitazioni e sensazione di cuore che batte forte
- Dolore toracico
- Svenimenti
- Nausea e vomito
L’aumento del flusso sanguigno e del lavoro cardiaco durante la gravidanza può portare l’ipertensione polmonare a livelli critici e vi sono quindi diversi rischi come:
- Insufficienza cardiaca congestizia che può essere fatale sia per la madre sia per il bambino
- Embolia polmonare, ossia coaguli di sangue che possono formarsi nelle arterie danneggiate
- Ritardo di crescita intrauterina (RCIU): dal 15% al 30% dei bambini di madri con ipertensione polmonare hanno un peso insufficiente alla nascita
- Morte materna e/o perinatale: purtroppo e tristemente fino al 50% delle gravidanze complicate da ipertensione polmonare comporta rischi per la vita
Per riuscire a cercare di risolvere la situazione è bene eseguire un monitoraggio cardiaco e polmonare; seguire una terapia medica per aiutare il cuore e i vasi sanguigni; evitare l’affaticamento; pianificare il parto prima del termine; infine somministrazione di medicinali per far sviluppare rapidamente i polmoni del neonato.