Una coppa simbolica va ai bambini italiani per la capacità di lettura. I loro risultati svettano rispetto ai loro compagni europei.
A dimostrarlo è una ricerca Iea PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study) effettuata due anni fa sui bambini europei in età da scuola elementare. Considerando le capacità medie dei ragazzini di 9-10 anni in Europa gli studenti italiani si mostrano decisamente più dotati. Il campione di indagine ha considerato ben 400.000 bambini di quarta elementare in 57 paesi. Per avere un quadro completo però nello studio si è tenuto conto anche del contesto geografico e sociale che poteva influire sui bambini.
Secondo quanto appurato dalle prove sottoposte a scuola (comprensione del testo e questionario di apprendimento) il 97% dei bambini italiani possiede almeno abilità di base. Se invece sondiamo a un livello intermedio si arriva a circa l’80% e a ottenere risultati alti il 44% del totale Alla pari con i bambini italiani ci sono le classi norvegesi e danesi.
Dato che la ricerca è stato svolta nel 2021 si deve però tenere conto delle ripercussioni che la pandemia ha avuto sulla scuola. L’apprendimento ha subito un rallentamento nonostante la DAD, infatti i dati relativi al 2016 mostravano risultati anche migliori. Per il momento siamo settimi nella classifica Europea ma potremo recuperare nei prossimi anni. Un aspetto che può sorprendere è che l’Italia abbia sbaragliato molti altri paesi nonostante i suoi studenti fossero più giovani. L’età media di chi ha preso parte allo studio infatti era di circa 10 anni, ma i nostri partecipanti ne avevano ancora solo nove.
Uno sguardo alle scuole migliori
Come accennato ci sono altri sei paesi che possono andare fieri dei propri studenti delle elementari n Europa. Se guardiamo però a livello mondiale in testa a tutti si trova Singapore con 587 punti, una delle “tigri asiatiche” dell’economia. Tuttavia è risaputo che anche il suo sistema scolastico meriti menzione, sia per l’aspetto relativo alla lettura che per i risultati dei suoi studenti nelle materie scientifiche.
Gli insegnanti sono esigenti e mantengono distacco, affidandosi soprattutto a esperienze pratiche e libri di testo piuttosto che al digitale.
Dopo Singapore vengono gli studenti di Hong Kong, che presenta un distacco di ben 12 punti. Tornando all’Europa a superare il punteggio ottenuto dai bimbi italiani (537 punti) è stato superato da Inghilterra, Finlandia, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Svezia. Dallo studio emerge anche uno scarto fra i generi, in quanto le bambine conquistano una media più alta di 7 punti.