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Bambini

Tuo figlio è troppo indisponente? Ecco i consigli più utili per farlo smettere subito

Published by
Cristina Biondi

Se tuo figlio o tua figlia sono troppo indisponenti ecco i consigli giusti per farli smettere subito: con queste dritte gestisci al meglio le loro provocazioni.

In età prescolare i bambini affermano la loro identità. Non sono più neonati ormai all’età di 3, 4 e 5 anni, al tempo stesso però sono ancora piccoli per decidere in autonomia e spesso la loro indisposizione ci manda fuori di testa. Questo atteggiamento provocatorio finisce per creare malessere e malumore in casa, come fare allora?

Ecco le dritte per calmare i bambini indisponenti – Universomamma.it

Essendo una tappa del tutto naturale del percorso di crescita dei nostri piccoli dobbiamo imparare anche noi a saperla gestire nel migliore dei modi. Si tratta senza dubbio di un momento del loro sviluppo delicato che non dobbiamo trascurare ma saper affrontare con il giusto atteggiamento.

Scopriamo allora quali sono le dritte per arginare nostro figlio o nostra figlia se sono diventati troppo indisponenti e tendono sempre più spesso a fare capricci e a voler agire di testa propria.

Con queste dritte nostro figlio o nostra figlia saranno meno indisponenti

Passata la fase dell’essere neonato, per nostro figlio o nostra figlia, è giunta quella dell’età prescolare. Un altro passaggio importante del loro sviluppo che dovremo saper affrontare con il giusto modo di fare. A volte quest’età può essere un po’ complicata sia per loro, che per noi genitori, che ci ritroviamo a dover mediare di fronte ai loro capricci e ai loro atteggiamenti provocatori.

Come rendere meno indisponente nostro figlio – Universomamma.it

Sembra proprio che a volte vogliano sfidarci. Noi diciamo: “fai così” e loro fanno l’opposto. A quante mamme e papà sarà capitata o capiterà questa situazione nell’arco della giornata? Un comportamento quello dei nostri amati bambini, che a volte ci porta proprio a perdere le staffe.

Ecco che allora dobbiamo conoscere queste dritte per far sì che possiamo arginare i loro atteggiamenti e renderli meno indisponenti e ribelli.

1) Comprenderli. Se al capriccio di nostro figlio rispondiamo urlando più forte diventerà una escalation. Meglio allora armarsi di pazienza e se non vuole fare qualcosa rimaniamo ferme e decise nello spiegare che bisogna fare così poi gli diamo un abbraccio e gli diciamo che lo capiamo sottolineando che siamo dalla sua parte e non contro di lui.

2) Fissare i limiti. I bimbi hanno bisogno di limiti, se non li fissiamo si sentiranno come in un mare senza un salvagente. Se come tutti i bambini tuo figlio non ama rispettare le regole dobbiamo fargli capire che non si tratta di un’ imposizione o un divieto ma semplicemente qualcosa che deve rispettare in positivo e non in negativo. Una volta che li abbiamo fissati i bambini saranno più capaci di essere autonomi.

3) Non criticare lui ma il suo comportamento. Se devi sgridarlo perché ha sbagliato non ti focalizzare su di lui ma su quello che ha fatto. Non giudicarlo ma dire che è sbagliato quello che ha fatto, e dunque l’azione.

4) Rafforzare se si comporta bene. Nel momento in cui nostro figlio ha fatto qualcosa di buono dovremo farglielo notare e magari dirgli anche grazie. In questo modo capirà che comportandosi bene otterrà molto di più che comportandosi male.

5) Insegnagli a calmarsi. Per farlo dovrai armarti di pazienza, cercare di portarlo in una zona tranquilla e abbracciarlo o parlargli dolcemente. Le punizioni servono nel breve periodo ma a lungo termine potrebbero non sortire effetti.

6) Distrarlo. Se si presenta una situazione dove il conflitto potrebbe innescarsi dovremo deviare la sua attenzione e prevenirlo. Ad esempio se stiamo per passare di fronte ad un negozio di giocattoli ma non siamo intenzionati ad entrarci dovremo distrarlo focalizzando la sua attenzione su un’altra cosa. Ad esempio se siamo in città su una fontana o se siamo all’aperto su un animale o un uccellino.

7) Ricordati sempre della sua età. Se andiamo di fretta, cerchiamo di prevenirlo dandogli il tempo necessario affinché sappia che siamo in ritardo e che dovrà smettere di fare qualcosa. Ad esempio se dobbiamo uscire, iniziamo già 10 minuti prima a prepararlo al fatto che dovrà interrompere ciò che sta facendo. In questo caso il capriccio potrebbe generarsi lo stesso, noi rimaniamo pazienti e coerenti, così almeno saprà che non è sfidandoci che potrà ottenere ciò che vuole.

Cristina Biondi

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