Quando un genitore dona dei soldi ai figli deve segnalare la donazione sul 730? Il caso in questione è un dubbio che coinvolge tantissime famiglie.
Oltre alla casistica esposta, cioè quella del genitore che dona dei soldi ai figli, il dubbio sul 730 investe anche altre situazioni. Per esempio i soldi regalati per motivazioni specifiche a soggetti terzi, come familiari o amici. Di norma la transizione avviene in contante o tramite bonifico. E il fisco ha i suoi strumenti per analizzare e, nel caso, sanzionare ogni passaggio non opportunamente dichiarato.
Non è sempre chiaro se queste erogazioni debbano essere dichiarate o se si possa procedere senza comunicare all’Agenzia dell’Entrate il regalo elargito o ricevuto. Chi vuole donare denaro ai figli, magari per aiutarli ad affrontare una spesa, o per puro spirito di generosità, deve sapere che, per la legge italiana, ogni donazione è soggetta a dei vincoli.
Secondo quanto disposto dall’art. 782 c.c., la donazione deve essere fatta per atto pubblico in presenza di un notaio. Pena la nullità. Ed è necessaria anche la presenza di due testimoni all’atto, i quali devono essere capaci di agire e non devono avere alcun interesse o vantaggio derivante dalla donazione. Tuttavia, lo stesso articolo chiarisce che se l’atto è di modico valore, non c’è bisogno di attestazione pubblica. E che quindi non sia nemmeno indispensabile dichiarare i soldi donati, per esempio ai figli, nel 730.
Ma cosa si intende per modico valore? Per capire se una donazione possa rientrare in questo limite, secondo l’ordinamento vigente, occorre considerare le condizioni economiche del donante. Ma in effetti non esiste un valore di riferimento previsto dalla legge, per questo, nel caso di somme alte, è sempre meglio chiedere consiglio a un avvocato.
Di certo esistono alcuni casi in cui la donazione non necessita di obblighi fiscali legati alla tassazione. Le fattispecie in questione sono le donazioni di modico valore (sia soldi che beni mobili), le spese di mantenimento, i soldi spesi per l’educazione e il matrimonio. E infine quote sociali o donazioni aziendali fatte fra familiari.
Nel caso di soldi donati ai figli o a un coniuge o a parenti in linea retta, di norma, quando si regala un milione bisogna dichiararlo, con un’aliquota del 4%. Per le donazioni a fratelli e sorelle, dai 100.000 euro scatta l’aliquota del 6%. Poi con altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado, ogni donazione va dichiarata (sempre al 6%).
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