Il tuo bambino ha avuto un episodio di soffocamento? Hai pochi minuti per agire, ma è importante non farti prendere dal panico
Sono circa mille ogni anno i bimbi italiani ospedalizzati nei 12 mesi con una diagnosi di soffocamento. Altrettanti episodi fortunatamente conclusi senza ospedalizzazione, che sono oltre 50-80 volte in più. Il Ministero della Salute ha stimato che sono circa 500 i bambini che in Europa muoiono strozzati dal cibo. A questi episodi di soffocamento vanno aggiunte anche le persone adulte e anziane che hanno problemi di deglutizione.
I genitori devono prestare particolare attenzione quando hanno bambini piccoli che consumano piccole parti di cibo difficilmente masticabili. I pericoli sono dietro l’angolo anche quando si tratta di merendine, prodotti da forno, uvetta, dolci e caramelle. È molto importante non farsi sopraffare dalla paura e agire in tempo quando il bambino avverte la sensazione di fame d’aria dopo aver ingerito un alimento.
Cosa è importante fare in caso di soffocamento
Una delle prime cose da fare è non farsi prendere dal panico e chiamare i soccorsi. È fondamentale, inoltre, non improvvisarci medici perché potremmo peggiorare la situazione fino a mettere in pericolo la vita dell’altro. La manovra di Heimich è una delle tecniche più efficaci per eliminare l’ostruzione del cibo finito nella trachea del tuo bambino. Questa procedura si basa su cinque “colpi sulla schiena” e “spinte addominali”, che vanno dati in colpo deciso ma bisogna fare particolare attenzione a come si danno e con quale intensità.
Un altro intervento in caso di soffocamento è quello di eseguire una tracheostomia o la cricotiroidotomia. Queste sono opzioni estreme e rischiose da prendere in considerazione solo in situazioni di emergenza in cui la vita del paziente è in pericolo imminente. Non bisogna scordare che solo il personale medico autorizzato dovrebbe eseguire queste procedure su una persona vittima di un episodio di soffocamento.
È importante conoscere queste tecniche solo in caso di situazioni estreme, come quando si è lontani da strutture mediche, senza possibilità di chiamare soccorsi e si è l’unica persona in grado di salvare la vita di qualcuno. Se la vittima riprende spontaneamente a respirare, è importante assicurarsi che tutto proceda nel modo giusto. Tuttavia, se ciò non accade, è necessario concentrarsi sull’eseguire insufflazioni e controllare il battito cardiaco. In caso di arrivo dei soccorsi, il paziente verrà probabilmente intubato e affidato alle cure di professionisti medici esperti.