Bonus natalità: in arrivo per incoraggiare le nascite e aiutare le famiglie con i bimbi piccoli, come presentare la domanda.
Mettere su famiglia e avere un dei figli avviene sempre più tardi rispetto alle generazioni scorse e la ragione è anche legata all’aspetto economico. Di fronte a un’età media sempre più alta per la popolazione italiana e un calo delle nascite però il Governo vuole dare una mano. Così arrivano nuove risorse a disposizione dei nuclei familiari che contano uno o più bimbi al di sotto dei tre anni di età. Chissà, magari potrebbero anche dare un’incentivo a chi sta ancora valutando di avere un figlio.
Questo Bonus Famiglie può arrivare fino a 3.000 euro per ogni coppia di genitori che lo richieda. Al suo interno è compreso anche il contributo economico per le spese legate all’asilo nido. La maggior parte delle famiglie vede entrambi i genitori che lavorano e poter sfruttare queste strutture aiuta nella gestione dei figli finché sono molto piccoli. L’importo di questo bonus asilo nido si calcola in relazione all’ISEE e risulta in una quota mensile che può variare.
Nel dettaglio se l’ISEE della famiglia non supera i 25.000 euro si potrà raggiungere la soglia massima di 3.000 euro erogata in undici mensilità. L’importo di ogni rata non dovrà essere superiore a 272,72 euro. Una seconda fascia di reddito (tra i 25.001 e i 40.000 euro) avrà invece diritto a un bonus fino a 2.500 euro in rate da 227,27 euro. Infine le famiglie con ISEE che superano la soglia dei 40.000 euro potranno avere fino a 1.500 euro, in rate mensili da 136,37 euro.
Questo contributo lo eroga l’INPS e le richieste per il Bonus Famiglie 2023 inizieranno ad essere vagliate solo a partire dal 1° agosto. La procedura però si può già avviare dal portale indicando le mensilità per cui si richiede il bonus, che dovranno essere comprese tra gennaio e dicembre dell’anno corrente. Per ciascuna servirà allegare i documenti che provino il pagamento di ciascuna delle rette dell’asilo.
Nella documentazione relativa a ogni retta occorrerà indicare il nome e la partita IVA dell’asilo nido frequentato dal figlio oltre al codice fiscale del bambino. Servirà anche il nome del genitore che sostiene la spesa e gli estremi dei pagamenti che ha effettuato. C’è anche la possibilità di usare questo bonus per l’assistenza a casa se il bimbo ha necessità particolari dovute a disabilità, previa dichiarazione del pediatra.
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