I numeri sul disagio mentale tra gli adolescenti sono da far tremare le vene ai polsi. Ma a ben vedere basterebbero due cose per aiutarli in un percorso di sviluppo sano ed equilibrato.
Tra gli adolescenti oggi imperversano problemi di salute mentale, anche gravi, ma ci sono diverse cose che i genitori possono fare per sostenere i loro figli. Durante un’intervista con Norah O’Donnell di CBS News, la psicologa clinica Lisa Damour, autrice di “The Emotional Lives of Teenagers”, ha puntato l’attenzione su due esigenze fondamentali per uno sviluppo sano: calore e struttura.
“Se consideriamo tutti gli studi che sono stati fatti in decenni di psicologia su ciò che i genitori possono fare per sostenere i figli, ecco che emerge la combinazione magica. Il calore per esprimere senso di vicinanza e la struttura per stabilire ruoli e consuetudini nella vita familiare”, spiega la dott.ssa Damour. “Questa ha dimostrato più e più volte di essere la formula vincente”.
Damour ammette che a volte può essere più difficile con gli adolescenti, poiché “non sono sempre così ricettivi al nostro calore”. “Possono sentirsi come se si stessero allontanando da noi, ma penso che la chiave con gli adolescenti sia ricordare che è la loro caratteristica e non prendere nulla sul personale”. Un altro aspetto tipico degli adolescenti, spiega l’esperta, è che a volte hanno una sensazione sconvolgente che vogliono condividere – e niente di più.
“Magari prendono un brutto voto a scuola, e lo dicono in giro. Contattano i loro genitori via sms o per telefono o li vedono di persona. E dicono loro qualcosa di terribile, come: ‘Oh, ho fatto questo terribile test. Ho fallito. Non saprò mai farne una giusta’. E i genitori cercheranno di aiutarli… Ma l’adolescente li interromperà, non risponderà ai loro messaggi o semplicemente se ne andrà“.
Di solito, il risultato è che l’adolescente si sente meglio, anche se il genitore sente di non essere stato utile. Questo perché l’atto di esprimere un sentimento aiuta a ridurre l’angoscia. “Scaricano il disagio sul genitore, e il genitore si sente un po’ peggio di prima, ma ciò che dobbiamo apprezzare è che spesso questo è in realtà ciò che consente agli adolescenti di andare avanti con la loro vita”. Quando i bambini condividono il loro disagio, la prima reazione di un genitore è spesso quella di dare consigli, offrire suggerimenti o porre domande. Ma, ricorda Damour, gli adolescenti sono solo alla ricerca di empatia.
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