La pratica ha radici antichissime ed è ritenuta particolarmente efficace. Unico problema: l’idea di spalmarla sul viso non piace proprio a tutti.
È più che altro l’idea a far storcere il naso a molti ma, a quanto risulta, il rimedio è davvero efficace e fonda le sue radici in una tradizione antichissima che è giunta fino a noi dal lontano Oriente. Si tratta di una crema per il viso tonificante, rigenerante ed anti rughe che ha un “segno particolare” davvero unico: l’ingrediente principale di cui è composta è guano.
Proprio così: guano, ovvero escrementi, di una specie di uccello assai nota per un’altra caratteristica. Si tratta dell’usignolo, uccello passeriforme della famiglia dei Cettiidae, il cui verso ha incantato per secoli e continua ad incantare il genere umano per la piacevolezza del suono e le abilità melodiche proprie dei piccoli volatili.
Ebbene, dunque, il canto non è l’unico talento dell’usignolo: nell’antichità, giù tra l’ottavo ed il dodicesimo secolo dopo Cristo, i coreani scoprirono le qualità cosmetiche dei suoi scarti organici e ben presto le importarono in Giappone. Sull’isola, poi, constatate le proprietà sbiancanti e rigeneranti per la carnagione della pelle, la tecnica di produzione della crema venne perfezionata e nacque il cosiddetto “uguisu no fun”.
I Giapponesi, quindi, raffinarono la tecnica di produzione della crema trattando il guano della specie di usignolo chiamata “dei cespugli giapponesi”. Geisha, attori kabuki ed anche monaci buddisti cominciarono ad utilizzare la mistura di guano arricchita di crusca di riso per i motivi più disparati: le geisha, ad esempio, per rimuovere il pesante trucco utilizzato tradizionalmente, che conteneva zinco e piombo, ed i monaci per lucidare il cuoio capelluto a seguito della rasatura dei capelli.
Oggi la crema viene prodotta disinfettando il guano degli usignoli con luce ultravioletta e dunque asciugandolo attraverso un attento processo di essiccazione. Infine, il tutto viene lasciato riposare in uno speciale contenitore per almeno 18 ore, in modo da giungere al prodotto finale trasformato in polvere bianca.
La polvere, infine, mescolata con l’acqua, si condensa in una morbida pasta che viene applicata al viso. E a New York, dove il trattamento è diventato popolare soprattutto a seguito di alcuni rumors di stelle del cinema, come Tom Cruise, che ne farebbero uso regolare, un singolo trattamento arriva a costare fino a ben 180 dollari all’ora. Al netto dell’idea, che può non entusiasmare molti a causa dell’origine degli ingredienti, le proprietà della crema sono state comprovate come benefiche tanto per le scottature della pelle, quanto per curare l’acne, macchie ed impurità cutanee nonché la restituzione di tono e brillantezza. Insomma, se la spesa è sostenibile: provare per credere.
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