Lo svezzamento è una fase delicata durante la quale è necessario sapere se esistono alimenti dannosi per la salute e il benessere del bambino.
Durante lo svezzamento, ci sono alcuni alimenti che è meglio evitare o limitare, e ciò per svariati motivi; i potenziali rischi si possono concretizzare in allergie, intolleranze, infezioni e/o carenze nutrizionali, ma anche in pericoli di soffocamento.
Durante i primi mesi di vita è abbastanza facile nutrire il neonato, grazie al latte che può essere quello materno o quello in polvere.
Ad un certo punto il latte non basta più e il bambino deve cominciare ad assimilare anche altri nutrienti. Lo svezzamento è una fase importantissima e possiamo viverla in serenità ma è opportuno prestare attenzione ad alcuni cibi potenzialmente pericolosi.
Non esiste ovviamente una “data precisa” entro cui iniziare ad abituare il bambino a integrare altri cibi, ma in linea generale lo svezzamento comincia a 5-6 mesi. Il rapporto e il dialogo con il pediatra son ovviamente fondamentali per percorrere i mesi di crescita del bambino, ma possiamo intuire che il piccolo è pronto allo svezzamento anche da alcuni suoi atteggiamenti.
Quali alimenti sono sconsigliati durante lo svezzamento? Attenzione a tutti i potenziali rischi
In linea generale, se notiamo uno o più di questi comportamenti, siamo di fronte al momento giusto per introdurre altri alimenti nella dieta del bambino:
- Il piccolo smette quasi del tutto col riflesso di estrusione (cioè quando spinge la lingua verso l’esterno, cercando il seno o la tettarella del biberon);
- il bambino comincia a stare seduto eretto, con la testa ben dritta;
- se il piccolo mostra interesse e curiosità per il cibo degli adulti, a maggior ragione se allunga le manine per afferrarlo e portarlo alla bocca;
- infine, quando il piccolo riesce a comunicare (con un diniego, muovendo la testa) che è sazio.
I mesi durante i quali il bimbo cresce e comincia a conoscere il mondo anche attraverso i cibi nuovi sono molto emozionanti; ma non si deve mai abbassare la guardia. Esistono alcuni alimenti che possono nuocere alla salute del piccolo e in alcuni casi concorrere a innescare il soffocamento.
Zucchero raffinato e sale sono condimenti che è preferibile evitare, ma anche un eccessivo apporto di fibre potrebbe interferire con l’assimilazione di alcune sostanze fondamentali come Ferro e Calcio.
Anche se ogni bambino ha le sue peculiarità e dunque solamente con l’aiuto del pediatra è possibile stabilire l’idoneo percorso, in linea generale sono sconsigliati anche alimenti potenzialmente allergizzanti.
Parliamo ad esempio di uova, latte vaccino, frutta secca, funghi, pesce e semi oleosi. Questi ultimi, in particolar modo, son pericolosi per il rischio soffocamento. Sebbene il bambino possa sembrare “abbastanza maturo” per mangiare determinati cibi, purtroppo i decessi per questo problema sono numerosi ogni anno, in tutta Europa.
Alcuni alimenti, poi, meglio tenerli lontani dalla portata dei bambini, anche fino ai 10 anni di età: in questi rientrano i pop-corn, i Marshmallow e simili e naturalmente tutte le caramelle piccole, rotonde e lisce, che possono facilmente finire nelle vie respiratorie.