Il tumore alle ovaie è una malattia che colpisce molte donne ogni anno. Ecco come puoi prevenirla e curarla in fase precoce, per salvarti
Malattia che solo in Italia coinvolge 5200 donne ogni anno, secondo un rapporto dell’Associazione italiana registri tumori e dell’Associazione italiana di oncologia medica, il tumore alle ovaie è al decimo posto tra le forme tumorali più diffuse ed è il 3% di tutte le diagnosi annuali. Al momento, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 40% ed è fondamentale prenderla in tempo: nella maggior parte dei casi, però, viene diagnosticata quando è già in fase avanzata. Ecco quindi cosa si deve sapere in merito alla prevenzione.
Proprio per cercare di aumentare questa percentuale, gli studiosi e i ricercatori stanno mettendo in campo tutto il proprio impegno: di fatto, questo è visibile nella costante riduzione dei tassi di mortalità per questa malattia che, dal 2015 ad oggi, sono scesi di diversi punti percentuale. Un grosso ruolo nella prevenzione del cancro alle ovaie e nella sua rapida risoluzione l’hanno però le donne: ecco cosa devono fare.
È molto difficile stabilire le cause di una patologia come il tumore alle ovaie. Come per molte altre, fattori di rischio sono l’obesità, la lunghezza del periodo ovulatorio e anche il non avere avuto figli; le donne più a rischio sono quelle che hanno un’età compresa tra i 50 e 69 anni. Dall’altro lato, invece, aver allattato al seno e aver assunto a lungo dei contraccettivi estroprogestinici sembrano in grado di diminuire il rischio di tumore delle ovaie.
Un altro fattore di rischio è quello che riguarda le mutazioni ereditarie dei geni BRCA1 e BRCA2: nel caso in cui sia presente una delle due o entrambi, i rischi di contrarre un tumore all’ovaio aumentano di diversi punti percentuale. A tal proposito, se si ha in famiglia un caso di tumore di questo tipo, è bene rivolgersi a un centro specializzato in consulenza genetica, per verificare la presenza o meno di una di queste due mutazioni.
Fondamentale nella prevenzione è poi l’ecografia transvaginale periodica, così come la visita dal ginecologo e l’adozione di stili di vita sani e coerenti. I sintomi del tumore alle ovaie sono molto vaghi e possono andare dal semplice e comune gonfiore addominale fino al bisogno estremo di urinare, così come alla presenza di piccole perdite di sangue. Nell’80% dei casi, quindi, questo tumore viene riscontrato tardivamente: effettuare dei controlli periodici è quindi l’unica arma che abbiamo a disposizione.
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