Di solito per trattate febbre o dolori nei bambini, si usano paracetamolo e ibuprofene. Ecco che differenza c’è
In linea generale, quando un bimbo non sta bene, perché ha febbre oppure dolori, il pediatra può prescrivere l’uso di paracetamolo o ibuprofene per far sì che stia meglio. Ci sono dei casi in cui il medico consiglia di alternarli per rendere l’effetto più potente. In molti si domandano se in effetti sia una pratica utile.
Il paracetamolo è un medicinale che svolge funzioni antipiretiche e antidolorifiche. Di solito lo si usa per trattare febbre, mal di testa, mal di denti, mal d’orecchie, mal di gola ecc. Secondo quanto riporta la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, il paracetamolo e gli antipiretici più in generale, dovrebbero essere somministrati ai bambini solo se lo necessitano realmente. Se la febbre è tollerabile e non ci sono altri sintomi, non c’è bisogno di prendere medicinali. Di solito, se entro 3 giorni di assunzione di questo farmaco, i sintomi non migliorano, bisogna consultare il pediatra.
C’è anche il rischio che il paracetamolo si converta in tossico per il fegato se si va in sovradosaggio, ecco perché attenti alla quantità somministrata al bimbo. Va chiamato il medico se si verificano reazioni avverse come pelle arrossata, problemi respiratori, orticaria, viso gonfio, lingua, labbra, mani e piedi gonfi. Pelle giallastra, anche.
L’ibuprofene invece, si usa anche per febbre e dolori, come il paracetamolo, e allo stesso modo, se non necessario meglio non somministrare farmaci al bambino, lasciando che la febbre faccia il suo decorso in modo naturale. Ha una durata di effetto maggiore rispetto al paracetamolo, ma tra una somministrazione e l’altra devono anche passare più ore. Devono infatti trascorrere 8 ore, prima che possa prendere una nuova dose di tale farmaco.
In caso di reazioni avverse, il bimbo può manifestare vomito, diarrea, tossicità renale, crampi all’addome, ecc. Se si usa l’ibuprofene per 3 giorni senza risultati, è opportuno contattare il medico.
Alternare paracetamolo e ibuprofene è una pratica assai diffusa, per fare in modo che si abbassi la febbre o per altri dolori dei più piccoli. Tuttavia, è un tema assai dibattuto tra i pediatri. Alcuni lo consigliano, altri lo proibiscono. Secondo gli esperti, tuttavia, sarebbe opportuno non alternarli per far scendere la febbre, perché la cosa non gioverebbe in alcun modo, ma si potrebbero, al contrario, causare maggiori danni.
Invece, per i dolori, i due farmaci possono essere alternati, però, per trattare i dolori nei bambini, è meglio scegliere il paracetamolo. Naturalmente bisogna valutare caso per caso, per cui la cosa da fare è consultare il medico e seguire le indicazioni date. Non bisogna prendere iniziative di testa propria, ma sempre ascoltare il pediatra, prima di alternare i due medicinali.
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