Tanti genitori hanno dubbi se portare il proprio figlio al mare se ha la tosse e il raffreddore. La verità stupisce molti: ecco che cosa c’è da sapere.
Quando si ha il raffreddore, vuol dire che si ha un’infezione del tratto respiratorio superiore causata da un virus. I raffreddori di solito migliorano da soli, ma ci sono cose che si possono fare per aiutare il proprio figlio a sentirsi meglio, per questo si chiedono consigli specifici, anche per quanto riguarda le vacanze al mare.
Mancano pochissimi giorni all’inizio della bella stagione, dove tantissime famiglie si stanno preparando per andare in vacanza. Il terrore di molti genitori, però, è quello che il proprio figlio si ammali nel corso dei giorni di relax. Una situazione che comporterebbe non solo il fatto di vedere il proprio figlio con tosse e raffreddore, ma anche non godersi il mare.
In questa situazione, tantissimi sono i genitori che si chiedono se possono portare al mare il figlio anche se è influenzato. Spesso, si commettono degli errori perché è risaputo che l’aria marittima è un prezioso alleato per la salute di ogni individuo, ma le cose in questo caso appaiono un bel po’ diverse.
Al mare con tosse e raffreddore: ecco che cosa bisogna fare
L’aria e l’acqua del mare sono un vero toccasana per la salute di ogni persona, soprattutto per quei bambini che tendono ad ammalarsi spesso nel corso dell’anno, presentando sintomi come tosse e raffreddore frequenti. Il clima marittimo, infatti, fluidifica il muco e aiuta la persona a liberarsene con più facilità.
Le cose, però, sono diverse quando il proprio figlio si ammala poco prima di partire o durante una vacanza. A spiegare che cosa fare in situazioni in cui il bambino ha tosse e raffreddore è stato il pediatra Alberto Ferrando, sottolineando che ci sono due situazioni diverse cui bisogna prendere in considerazione:
Sintomi insorti da poco: in questi casi bisogna essere prudenti se i sintomi sono insorti da poco. È necessario, in questi casi, evitare stress termici, quindi esposizioni al sole e bagni in acqua, altrimenti il rischio è quello di vedere i sintomi peggiorare nell’arco di tre giorni. Le complicazioni, infatti, potrebbero portare febbre e malessere generale. Quindi, il consiglio, è sempre quello di tenere il bambino a riposo e non portarlo al mare.
Sintomi duraturi nel tempo: in questi casi il consiglio è quello di portarli al mare perché l’aria potrebbe aiutare a liberarsi facilmente dal muco. Tuttavia, in questo caso è sempre meglio contattare il proprio pediatria di fiducia, per evitare di fare di testa propria. Il consiglio è quello di adottare il proprio buon senso e valutare ogni circostanza.