Tante novità dal Governo Meloni per incentivare le nascite. Con un nuovo bonus si possono superare anche 3000 euro annui per figlio
Il Governo Meloni è quello che finora ha dimostrato di avere una particolare attenzione per la natalità. L’inizio della legislatura è conciso con un 2022 che ha segnato un record negativo per quanto riguarda il numero delle nascite in Italia, scese sotto la soglia delle 300.000. La premier Giorgia Meloni si è trovata con una gatta da pelare, anche se le sue posizioni sono sempre state a favore della maternità.
L’Assegno unico e universale, introdotto nel 2022, è stato il primo importante sostegno alla maternità degli ultimi anni. Fino ad allora le misure per incentivare le nascite sono state blande, non solo a partire dai bonus ma anche per quanto riguarda le altre misure. Molti degli aiuti fatti per le famiglie attualmente in vigore sono state assorbite dall’Assegno unico, per razionalizzare il sistema dei bonus statali. Oggi gli aiuti economici annunciati sono diversi e possono essere anche importanti soprattutto per le famiglie meno abbienti.
Il nuovo sistema di Assegno unico universale prevede il riconoscimento di un sostegno economico per ogni figlio a carico fino a 21 anni (se si verificano determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli con disabilità, calcolato sulla base dell’ISEE e di altre variabili quali l’età del figlio, il numero di figli e la disabilità di un membro familiare. Il valore dell’assegno sarà determinato in base alla situazione economica della famiglia.
Se si supera la soglia massima di 43.240 euro, si può ricevere un aiuto minimo di 50 euro al mese. Il bonus asilo nido è un’agevolazione importante per le famiglie con figli in età da asilo, anche adottati. Questo contributo, gestito dall’Inps, copre sia il pagamento della retta per la frequenza all’asilo che forme di supporto a domicilio per i minori di tre anni con patologie croniche. Il suo importo massimo è di 3.000 euro, in caso di ISEE fino a 25.000 euro e si abbassa a 2.500 euro per gli ISEE fino a 40.000 euro e a 1.500 euro per quelli superiori allo stesso valore.
Affinché le famiglie a basso reddito e non solo, possano continuare ad accedere a questo importante servizio educativo, è fondamentale che il bonus asilo nido continui ad essere sostenuto e potenziato. Questa misura si aggiunge ad altri importanti bonus, che il Governo Meloni intende dare a chi ha figli in determinate situazioni. Si tratta di quei genitori disoccupati o le famiglie con un’unica fonte di reddito che hanno un figlio disabile a carico.
Questo bonus ha un valore di 150 euro al mese, ma ci sono dei requisiti molto precisi per ottenerlo. Il limite di reddito per i lavoratori dipendenti è di 8.145 euro. Per i lavoratori autonomi di 4.800 euro, l’ISEE non può essere superiore a 3mila euro. In questo caso il figlio deve avere una disabilità non inferiore al 60%. Dal 2023, inoltre, la soglia di non imponibilità fiscale dei fringe benefit sarà aumentata a 3mila euro ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
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