Una boccata d’ossigeno per molte famiglie in difficoltà economica. Ecco come funziona la Carta Acquisti Solidale che sarà attiva dall’1 luglio.
La pandemia da Covid-19 ci ha fatto conoscere una lunga, lunghissima, serie di bonus e incentivi, per l’acquisto di beni di prima necessità. Purtroppo, dopo la fine dell’emergenza sanitaria, assistiamo adesso a una crisi economica senza precedenti. Per questo per molte famiglie l’arrivo della Carta Acquisti Solidale è una vera e propria manna dal cielo. Tutto quello che c’è da sapere.
Il nostro Paese, infatti, vive una crisi economica che senza precedenti in epoca moderna. Veniamo, per esempio, da un inverno fatto di rincari in ogni settore. Dal caro-bollette, che ha portato all’enorme aumento dei costi di luce e gas, passando per il caro-carburante, con prezzi mai visti per rifornire la nostra vettura di diesel o benzina.
E anche fare la spesa al supermercato, acquistando beni di prima necessità, è diventato per molte famiglie un incubo, a causa dell’inflazione galoppante che ha eroso quasi totalmente il potere d’acquisto degli italiani. Il Governo di centrodestra, presieduto da Giorgia Meloni, all’atto del suo insediamento, aveva annunciato di voler abbandonare la politica dei bonus e degli incentivi ma, evidentemente persuaso dall’andamento dell’economia italiana, ha dovuto cambiare idea. Ecco, allora la Carta Acquisti solidale, che sarà attiva dall’1 luglio: tutto quello che c’è da sapere.
La Carta Acquisti Solidale
Il Governo l’ha istituita e finanziata con la Legge di Bilancio 2023. L’Esecutivo ha stanziato 500 milioni di euro per questa misura che, negli intendimenti, è riservata alle persone e alle famiglie che, più di altre stanno patendo le difficoltà economiche del periodo che viviamo. Come detto, la Carta Acquisti Solidale sarà attiva e operativa dal prossimo 1 luglio.
Chi la avrà, potrà utilizzarla per acquistare beni alimentari di prima necessità. I beneficiari dovranno rientrare in determinate fasce ISEE e non essere già percettori di altri sussidi o misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Ogni famiglia avrà un importo di 382,50 euro erogati sulla carta rilasciata dalle Poste. Il primo pagamento dovrà essere effettuato entro la data del 15 settembre 2023 e, come detto, dovrà riguardare beni alimentari di prima necessità. Sono esclusi, quindi, gli alcolici.
Andiamo a vedere, allora, quali sono i requisiti, così come stabiliti da una circolare diramata dall’INPS alcuni giorni fa. Il meccanismo è simile a quello del Reddito di Cittadinanza, dato che anche in questo caso si tratta di una carta di pagamento come quella che si ritira alle poste per il sussidio voluto dal Movimento 5 Stelle. Ne hanno diritto coloro che hanno un ISEE entro i 15.000 euro all’anno, che sono residenti nel territorio italiano e che sono iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente. Viceversa, non potrà averla chi percepisce già il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione, Naspi o Dis-Coll erogate in favore di uno o più componenti della famiglia, l’indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito e la cassa integrazione guadagni (CIG).
I beneficiari non dovranno presentare alcuna domanda. La procedura di individuazione dei beneficiari sarà infatti gestita interamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e dai Comuni. Le liste saranno rese disponibili proprio in questi giorni.